Premier League: Rashford illude lo United, Foden lo castiga in una ripresa straordinaria
Manchester City-United 3-1
Inizialmente, nel sentito derby di Manchester, sembrava che la giocata di Erik ten Hag di dare a Marcus Rashford il ruolo di centravanti di movimento pronto a guastare i piani di Pep Guardiola, avesse avuto i suoi frutti. Perché è stato proprio l'attaccante inglese a segnare il gol del vantaggio con un fortissimo destro che entrava in modo spettacolare dopo aver sbattuto nella parte bassa della traversa.
Il quinto gol di sempre di Rashford al City gli permetteva di piazzarsi a dietro solamente a Rooney e Cantona, migliori marcatori dei Red Devils nei confronti cittadini. Tuttavia, il primo golazo del match aveva anche l'effetto controproducente di svegliare gli ospiti, che a partire dal nono minuto, ossia dopo l'acuto degli avversari, prendevano le redini del gioco.
Uragano City
Dopo un gol divorato da Haaland poco prima dell'intervallo, con tutto l'Etihad a stupirsi per la mancata occasione da parte del bomber norvegese, il City è rientrato in campo con ancora più fame. E ha dato vita a un monologo assoluto nel quale il povero Onana è stato bombardato ancora più che nei primi 45, quando già era stato risolutivo in una serie di occasioni. Il camerunese ex Inter, tuttavia, non poteva nulla sulla fucilata di Phil Foden, che al 56esimo trovava l'incrocio opposto con un tiro secco che partiva dal suo mancino. Era il segnale che la voglia di vincere era intatta, e lo stesso valeva per l'efficacia.
Arrembante e armonioso, il City accerchiava l'avversario con calma, sapendo che prima o poi avrebbe trovato il pertugio giusto. E a infilarsi nello spazio era di nuovo Foden, che dialogava alla perfezione con Julian Alvarez nel limite sinistro dell'area per inserirsi e freddare Onana con diagonale chirurgico. Era il colpo che dava il giusto vantaggio ai Citizens, i quali poi dilagavano nel finale con Haaland, stavolta infallibile dopo il filtrante di Rodri che puniva una scellerata perdita di palla di Amrabat. Il City è vivo, fortissimo e urla al Liverpool la sua voglia di competere fino alla fine per questa Premier.