Premier League, la favola del Leicester finisce sette anni dopo il trionfo
L'ultima giornata di Premier League ha rivelato i verdetti finali, partendo dalle squadre che hanno raggiunto la salvezza alla conferma di coloro che hanno sigillato la qualificazione alle competizioni continentali.
L'Everton si salva, giù Leeds e Leicester
Sette anni dopo la sorprendente vittoria del campionato, il Leicester vede finita la sua splendida favola. E lo fa nonostante una vittoria casalinga contro il West Ham, un 2-1 che serve solo per ingannare il pubblico presente allo stadio. Questo perché al Goodison Park l'Everton ha fatto il suo dovere battendo per 1-0 il Bornemouth grazie a un gol di Doucouré all'ora di gioco. Un gol che rilassava l'animo dell'intero stadio dei Toffee, ma che condannava così alla retrocessione i Foxes, quest'anno deficitari nel gioco e sconfitti in ben 22 occasioni. Stesso discorso disfattista per il Leeds, nettamente sconfitto in casa da un Tottenham che però non ha raggiunto il proprio obiettivo.
Fallimento Spurs
Quando hanno licenziato Antonio Conte, i dirigenti del Tottenham difficilmente avrebbero potuto pensare che chi sarebbe arrivato al posto suo avrebbe fatto molto peggio. E invece, l'ottavo posto finale degli Spurs è un chiaro segnale di una stagione pessima.
Vincenti a Leeds per 4-1, condannando così i Whites alla discesa in Championship, gli uomini di Mason hanno dato l'impressione di aver potuto fare molto meglio nelle ultime uscite. E invece le due sconfitte nelle due precedenti partite sono state fatali, visto che non è stata raggiunta neanche la qualificazione alla Conference.
Guizzo Villans
Unai Emery è uno di quegli allenatori che quando vengono chiamati in causa difficilmente stecca. E il basco, arrivato al Villa Park a novembre al posto di Steven Gerrard, è stato capace di rivoltare l'Aston Villa come un calzino. E il trionfo di oggi per 2-1 sul Brighton di Roberto De Zerbi è la conferma di un ottimo lavoro.
Un lavoro che vale il settimo posto, superando di un punto proprio il Tottenham. Un settimo posto che significa la qualificazione alla Conference League, qualcosa di inaspettato a inizio stagione. Un altro miracolo di un tecnico che, eccezion fatta per il Paris Saint Germain, ha sempre fatto molto bene ovunque abbia allenato.