ll Manchester City accusato di aver utilizzato "finanziamenti mascherati"
Un nuovo filmato attacca il club, che già deve affrontare 115 accuse in Premier League, di aver utilizzato un prestanome degli Emirati Arabi Uniti per coprire i soldi che sarebbero dovuti provenire in realtà dai loro principali sponsor.
Come riporta Il Times, documentario su YouTube "Britain's Biggest Football Scandal?" cita un rapporto redatto nel 2020, ma mai pubblicato, che aveva concluso che i due pagamenti da 15 milioni di sterline del 2012 e del 2013 che sarebbero dovuti arrivare dalla società di telecomunicazioni Etisalat, di proprietà degli Emirati Arabi Uniti, erano in realtà "finanziamenti azionari mascherati".
Nel rapporto l'organismo afferma che il denaro proveniva in realtà dai proprietari del City, con sede ad Abu Dhabi, l’Abu Dhabi United Group guidato da Sheikh Mansour bin Zayed Al Nahyan, e che ciò costituirebbe una violazione delle loro regole.
L'uomo misterioso ha un nome: Jaber Mohamed
Durante l'interrogatorio da parte dell'Uefa, un avvocato dei citizen avrebbe fatto il nome di Jaber Mohamed come l'uomo misterioso incaricato dei pagamenti, dichiarandolo "la persona che si occupa di fornire servizi finanziari e di intermediazione a entità commerciali negli Emirati Arabi Uniti" ma non è stato possibile identificarlo e portarlo come testimone. Tuttavia, cita il rapporto, "la direzione del club era ben consapevole che i pagamenti per un totale di 30 milioni di sterline effettuati da Jaber Mohamed erano stati effettuati come finanziamento azionario, non come pagamenti per lo sponsor a causa di autentiche passività di sponsorizzazione".
Il rapporto afferma, inoltre, che i rendiconti finanziari annuali sottoposti a revisione presentati alla Football Association dal City avrebbero sopravvalutato le reali entrate della sponsorizzazione del club, includendo l'intero importo che Etisalat avrebbe dovuto pagare per gli anni terminati il 31 maggio 2012 e 2013.
I credits su YouTube sono di Sunrise Media e il documentario è stato registrato nelle Isole Vergini britanniche il 9 giugno. I creatori dicono di non essere stati finanziati da nessuno stato del Medio Oriente o da agenzie che potrebbero avere motivi geopolitici dietro la produzione. Il Times afferma anche che una copia del rapporto UEFA è stata verificata in modo indipendente per la sua autenticità.
È solo l'ultima di una sequela di accuse
In seguito a un’inchiesta pubblicata cinque anni fa da Der Spiegel, il City era già stato dichiarato colpevole di "gravi violazioni" del regolamento sul fair play finanziario dalla UEFA tra il 2012 e il 2016 e gli era stata comminata una squalifica di due anni dalla Champions League, ma l'appello al Tribunale Arbitrale dello Sport (CAS), aveva annullato il divieto e ridotto la multa da 30 a 10 milioni di euro dichiarando che la maggior parte delle presunte violazioni non erano state accertate o erano cadute in prescrizione.
Tra le altre accuse al City, anche quella di aver pagato l'ex allenatore Roberto Mancini, attuale ct azzurro, attraverso due conti separati: lo stipendio ufficiale di 1,45 milioni di sterline attraverso i libri contabili del club e i restanti 1,75 milioni di sterline dalla società calcistica di Abu Dhabi del proprietario, l'Al Jazira.