I rapitori del padre di Diaz fanno un passo avanti, ma avvertono: "Non vogliamo rischi"
L'ELN, gruppo armato e ribelle di stanza in Colombia protagonista del rapimento del padre di Luis Diaz lo scorso 28 ottobre, ha rotto il silenzio riguardo la situazione relativa al genitore dell'attaccante del Liverpool. Il comunicato pubblicato poco fa parla di un prossimo rilascio, sebbene cerca di mettere le cose in chiaro con il governo.
Il comunicato recita testualmente: "Il 2 novembre abbiamo informato il governo della decisione di liberare il signor Luis Manuel Díaz, padre del giocatore Luis Díaz. Da questa data, abbiamo adottato misure per raggiungere questo obiettivo il più rapidamente possibile. Stiamo facendo sforzi per evitare incidenti con le forze governative. La zona però è ancora militarizzata nell'ambito di un'intensa operazione di ricerca. Non vogliamo alcun rischio. Se le operazioni dovessero continuare nell'area interessata, ritarderemo il rilascio e aumenteranno i rischi.".
In soldoni, il gruppo armato intende avere via libera nella sua zona di competenza onde non subire rappresaglie da parte delle autorità, contro le quali è in rotta da tempo. Il tutto nonostante i leader dell'organizzazione si siano dimostrati comprensivi verso la famiglia del calciatore: "Comprendiamo l’angoscia della famiglia Díaz Marulanda, alla quale diciamo che manterremo la parola data e che lo libereremo non appena avremo garanzie di sicurezza per lo svolgimento dell’operazione".
Il tutto dopo il gol arrivato ieri da parte dell'attaccante, il quale ha poi esultato sfoggiando un messaggio sulla maglia che diceva: “Libertà per papà”. In seguito il colombiano dei Reds ha poi pubblicato un messaggio sui social nel quale esterna i suoi sentimenti: "Ogni secondo, ogni minuto, la nostra angoscia cresce; mia madre, i miei fratelli ed io siamo disperati, angosciati e senza parole per descrivere ciò che proviamo. Questa sofferenza non finirà finché non lo riporteremo a casa. Vi preghiamo di rilasciarlo immediatamente, ponendo fine il più presto possibile a questa dolorosa attesa".