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Italia, al via il Mondiale Under 20: domani l'esordio di Pafundi & Co contro il Brasile

ANSA
Simone Pafundi
Simone PafundiProfimedia
Gli azzurri esordiranno domani a Mendoza contro i sudamericani, prima di affrontare Nigeria e Repubblica Dominicana.

Uno vuole guadagnarsi il trasferimento in Europa, si è appena affidato all'agente Rafaela Pimenta e sa che la Roma lo segue. L'altro ha già esordito nella Nazionale maggiore, ma nel suo club, l'Udinese, in Serie A ha messo insieme appena otto presenze e un totale di 77' giocati. L'Italia del ct Carmine Nunziata comincia domani, nella Mendoza argentina, la sua avventura ai Mondiali Under 20 e si trova subito di fronte un avversario da far tremare i polsi, ovvero il Brasile.

Guidato da quel Ramon Nenezes che è anche il ct 'ad interim' della Seleçao maggiore, in attesa che Carlo Ancelotti faccia sapere se accetta o no le proposte della Cbf. Ma, tornando al tema iniziale, questo Italia-Brasile è anche Simone Pafundi contro Marcos Leonardo. Il primo è il giovane (ha appena compiuto 17 anni) talento dell'Udinese che piace da morire al tecnico azzurro Roberto Mancini, che lo ha fatto esordire in Nazionale e continua a chiamarlo anche se l'allenatore dell'Udinese, Andrea Sottil, non dà fiducia al ragazzino, che pure meriterebbe spazio.

L'altro è Marcos Leonardo, in questo Mondiale il Brasile gli ha dato la maglia n.9, e si tratta dell'ennesimo gioiello venuto fuori dal vivaio del Santos. La Roma e il Milan lo seguono da tempo, lui però adesso pensa solo al Mondiale. "Tutti possono capire l'importanza di questa vetrina - dice - e quindi dico che per me questa è un'occasione che non posso farmi sfuggire. Ci saranno gli osservatori di tanti club europei e, se Dio vorrà, io spero di essere il capocannoniere e di condurre il Brasile alla vittoria finale".

E Pafundi? Lo scorso ottobre ha disputato con l'Italia under 17 la prima fase di qualificazione dell'Europeo sotto la guida di Bernardo Corradi: il suo contributo per il passaggio alla fase successiva è determinante, con 4 gol realizzati in tre partite. Ora è in Argentina per il Mondiale Under 20, è il più piccolo del gruppo e tra i più giovani del torneo iridato. "La cosa non mi impressiona - sorride Simone - ci sono abituato".

Da sempre gioco con i più grandi e non ho mai sfigurato. Vestire la maglia azzurra così da giovane è un sogno e un'emozione tanto forte che non so spiegare. Adesso c'è una competizione così prestigiosa, da dove sono usciti tanti campioni, e offre a me e ai miei compagni un'opportunità grandiosa. Giocheremo davanti a una platea mondiale, che ci seguirà. Il Brasile? Giocarci contro è anche questo un sogno".

Che Nunziata e il calcio italiano sperano che non si trasformi in un incubo.