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Mondiali donne: il segreto del successo del Team Usa, la nazionale più vincente di sempre

Raffaele R. Riverso
Megan Rapinoe alza il trofeo conquistato quattro anni fa in Francia
Megan Rapinoe alza il trofeo conquistato quattro anni fa in FranciaProfimedia
Dalla legge contro le discriminazioni alla parità salariale. In mezzo tante, tantissime vittorie e una generazione di fenomeni che hanno cambiato per sempre la percezione del calcio femminile negli States

Il 18 agosto 1985 l'Italia battezzò a Jesolo la neonata nazionale degli Stati Uniti. Le azzurre vinsero 1-0 e davvero nessuno in quel momento avrebbe potuto pensare che il Team Usa sarebbe diventato il Brasile del calcio femminile.

L'ascesa è stata continua e inarrestabile: quattro mondiali (1991, 1999, 2015 e 2019), altrettanti ori olimpici (1996, 2004, 2008 e 2012) e 9 Campionati Concacaf (1991, 1993, 1994, 2000, 2002, 2006, 2014, 2018 e 2022).

E anche quando non hanno vinto, le statunitensi sono salite quasi sempre sul podio: terze ai Mondiali del 1995, 2003 e 2007 e seconde in quelle del 2011, quando a vincere ai rigori fu il Giappone.

Alex Morgan e il ct Vlatko Andonovski
Alex Morgan e il ct Vlatko AndonovskiProfimedia

Per quanto riguarda i giochi olimpici, invece, a completare la collezione di ori ci sono anche l'argento del 2000 e il più recente bronzo di Tokyo. Soltanto nel 2016 a Rio de Janeiro lo stop è arrivato ai quarti di finale.

Generazioni di fenomeni

Come non avrebbe potuto essere altrimenti, i trionfi sono arrivati grazie a una serie impressionante di campionesse che hanno permesso agli Stati Uniti di aprire e perpetuare un ciclo che non si è ancora chiuso.

E già, perché a prescindere da come andrà a finire in Australia e Nuova Zelanda, le ragazze di Vlatko Andonovski si presenteranno ai nastri di partenza con un unico obiettivo: difendere il titolo conquistato quattro anni fa in Francia e raggiungere così il Brasile, quello maschile, a quota cinque titoli.

Michelle Akers, Mia Hamm, Kristine Lilly, Hope Solo, Abby Wambach, Alex Morgan, Carli Lloyd e, naturalmente, Megan Rapinoe non sono solo alcune delle calciatrici più importanti della storia della loro nazionale ma, più in generale, di questo sport.

Megan Rapinoe
Megan RapinoeProfimedia

Il segreto del successo

La più grande vittoria, però, il Team Usa l'ha ottenuta, probabilmente, fuori dai terreni di gioco. E già, perché l'anno scorso, alle ragazze del pallone a stelle e strisce è stata finalmente riconosciuto il diritto di essere pagate come gli uomini.

E nel caso degli Stati Uniti era davvero un paradosso, considerata l'estrema popolarità e i trionfi di Rapinoe e compagne.

Per trovare, tuttavia, la genesi del segreto di quello che è diventato un modello vincente bisogna, però, tornare indietro di oltre 50 anni. Nel 1972, infatti, venita approvata la legge (Title IX) sulla Gender equity nelle scuole.

Questa misura obbligava le istituzioni che ricevevano fondi federali a non discriminare una persona in base al proprio sesso nei suoi programmi educativi. E il calcio era uno di questi.

La progressione è stata esponenziale e dalle 700 calciatrici presenti nelle scuole superiori nel 1971, si è passati alle 376 mila nel 2014. E negli ultimi 9 anni l'asticella è stata spostata i ancora più in su. 

Il calendario degli Stati Uniti
Il calendario degli Stati UnitiFlashscore

I momenti clou

Allo stesso modo, hanno contribuito in maniera fondamentale alla diffusione del calcio femminile negli States la vittoria del loro primo Mondiale nel 1991 e la scommessa di alcune marche sportive che hanno creato le prime grandi icone di questo sport.

La definitiva esplosione è arrivata, invece, dopo la vittoria della coppa del mondo del 1999: non sono in pochi a considerare la vittoria in finale contro la Cina "il momento più importante dello sport femminile a stelle e strisce".

Di certo anche i pochi investimenti degli altri paesi hanno contribuito al dominio statunitense. Da qualche anno a questa parte, però, la situazione è cambiata e il livello delle altre nazionali è cresciuto sensibilmente.

Ed è per questa ragione che quello che comincerà il prossimo 20 luglio sarà il Mondiale più bello e competitivo della storia. Detto questo, chi vorrà conquistare il titolo, dovrà prima battere le ragazze del soccer.