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Jorge Vilda si difende: "Sono stato licenziato ingiustamente"

César Suárez
Jorge Vilda, durante un allenamento
Jorge Vilda, durante un allenamentoRFEF
Jorge Vilda, che ieri è stato licenziato dal suo incarico di allenatore della nazionale femminile, ha difeso il suo lavoro e il suo comportamento in un'intervista alla Cadena Ser.

Jorge Vilda è ferito dalla decisione che è stata presa e che, a suo dire, non si aspettava affatto. Soprattutto perché il suo rinnovo, anche prima del sorprendente annuncio di Rubiales, era in dirittura d'arrivo:"Sto bene come non mai dopo essere stato campione del mondo e, dopo il rinnovo, ora vengo ingiustamente licenziato".

"Ho avuto un breve incontro con Pedro Rocha (presidente in carica, ndr) e con il vicepresidente per l'uguaglianza. La ragione che mi hanno dato è che si tratta di cambiamenti strutturali", ha assicurato.

Vilda era incredulo:"Dopo tutto quello che ho ottenuto, dopo aver dato il massimo, ho la coscienza pulita. Non ho capito il mio licenziamento. Non me lo aspettavo, non credo di meritarlo", ha detto.

L'ex allenatore della Nazionale ha sottolineato che il suo trattamento è sempre stato "del massimo rispetto per le giocatrici. Nessuno con nome e cognome ha mai detto che Jorge Vilda ha fatto questo o quello". E ritiene che "a livello personale, penso che la gente sia stata ingiusta nei miei confronti. Sono state dette cose non vere".

La spina nel fianco è che non potrà essere a Parigi: "Era un sogno, ero molto motivato a partecipare ai Giochi Olimpici".

Gli applausi per Rubiales all'Assemblea

Vilda ha anche colto l'occasione per spiegare il suo applauso per Rubiales all'Assemblea, dove non si è dimesso:"Pensavamo di assistere alle dimissioni. Invece, il presidente ha apprezzato il mio lavoro e annunciato il mio rinnovo... Ho applaudito a questo. Applaudo anche a una gestione con un budget che è stato moltiplicato per quattro. Quando 150 persone applaudono, è difficile essere l'unico a non farlo", ha ammesso.

Ma poi ha ribadito di essersi scusato pubblicamente. "Nella mia dichiarazione parlo del gesto nel box, della consegna delle medaglie. Conosco Jenni (Hermoso) da 16 anni. Ha fatto una grande Coppa del Mondo e so che lei e la sua famiglia stanno vivendo un momento difficile. Sta aspettando che tutto questo finisca. Non ho parlato con lei, ho messo un po' da parte il telefono. Ma non voglio che passi un brutto momento".

Montse Tomé, il suo successore

Sarà Montse Tomé, sinora sua assistente, a sostituirlo: "Mi sono congratulato con lei. Ha una grande squadra. Ho lasciato un chiaro stile di gioco alla Nazionale. Farà bene".