Parigi 2024: La Nuova Zelanda chiede un'azione urgente alla FIFA per un caso di spionaggio
L'allenatrice del Canada femminile Bev Priestman si è autoesclusa dalla partita inaugurale, mentre un assistente allenatore e un analista della squadra sono stati espulsi dai Giochi ieri in seguito alle accuse di aver usato un drone per filmare in modo furtivo due sessioni di allenamento della Nuova Zelanda.
La federcalcio del paese oceanico ha chiesto un'azione urgente alla FIFA riguardo questo caso così spinoso. Il tutto attraverso le parole del suo amministratore delegato Andrew Pragnel, che ha scritto in un comunicato: "Non c'è posto per questo tipo di azioni nel calcio ed è fondamentale che vengano intraprese azioni urgenti per affrontare questa violazione dell'integrità".
Lo statement continua così: "Venire a sapere ora che la squadra canadese ha filmato in segreto almeno due volte l'allenamento della nostra squadra è incredibilmente preoccupante e, se non trattato con urgenza, potrebbe avere implicazioni più ampie per l'integrità del torneo".
Il Canada, che ha vinto il suo primo titolo olimpico tre anni fa a Tokyo, ha dichiarato che avvierà una revisione indipendente della questione, mentre la FIFA ha avviato un procedimento disciplinare. L'amministratore delegato del Comitato Olimpico Canadese, David Shoemaker, si è detto sicuro che l'allenatrice Priestman non fosse a conoscenza dell'episodio di spionaggio, ma ha aggiunto che se si venisse a conoscenza di fatti che facciano pensare a un suo coinvolgimento, l'organismo imporrebbe ulteriori sanzioni.
"Notiamo che ci sono state alcune ammissioni da parte del Comitato Olimpico Nazionale Canadese, che ha adottato le proprie sanzioni contro la squadra", ha aggiunto Pragnell. "Tuttavia, considerando la gravità della situazione e le potenziali implicazioni per l'integrità sportiva dell'intero torneo, abbiamo richiesto un'azione urgente alla commissione disciplinare della FIFA".
Anche il Comitato Olimpico neozelandese ha segnalato l'incidente del drone alla polizia e all'unità per l'integrità del Comitato Olimpico Internazionale.