Shevchenko: "Per noi molto più di una partita, ma l'Italia non ci regalerà niente"
"È una partita importantissima, anzi, molto più di una partita per tutti noi. Nonostante la guerra, nonostante la necessità di giocare in trasferta e con tutte le difficoltà che abbiamo dentro al Paese, la squadra è ancora in corsa e in buona posizione".
In una lunga intervista alla Gazzetta dello Sport, Andriy Shevchenko ha analizzato la sfida di questa sera a Leverkusen che metterà di fronte la sua Ucraina all'Italia in quello che è un vero e proprio spareggio per un posto ai prossimi Europei.
Niente da perdere.
"Naturalmente c’è stato un cambio generazionale, abbiamo giocatori validi come Mudryk, Sudakov e Tsyngakov. Rebrov ha fatto un ottimo lavoro in una situazione complicata. Ha portato una filosofia sua e la squadra si è rigenerata. Arrivati a questo punto non abbiamo niente da perdere, ma non per questo ci vogliamo accontentare".
Sempre presente.
"Sono sempre accanto a loro e do il massimo supporto. Lo faccio per il calcio e per il mio popolo. Credo che lo sport in generale e il pallone in particolare possano veicolare i messaggi giusti e aiutare la gente in un momento così difficile".
Fattore "casa".
"Tantissimo, ma mi aspetto uno stadio pieno. Ci sono tanti ucraini in Germania e anche negli altri Paesi nei quali abbiamo giocato. Anche a San Siro avete visto i nostri tifosi. La nazionale è seguita dappertutto, è un simbolo che ci unisce. I calciatori lo sanno e vanno in campo anche per i nostri soldati che sono al fronte. Faremo di tutto per farci valere anche contro una squadra forte come l’Italia. Giocare in una situazione di emergenza che purtroppo si prolunga è difficile, ma ti dà anche una forza in più".
Contro l'Italia.
"Nello sport succede, mi è capitato da giocatore e mi capita adesso da tifoso. Ma in questo caso la situazione è ancora più speciale, perché per noi i successi sportivi in questo momento valgono di più. La qualificazione regalerebbe un momento di orgoglio e di felicità a un popolo che ha sofferto tanto e continua a soffrire".
Pericoli per gli azzurri.
"Come dicevo l’Ucraina è una squadra giovane, gli elementi di valore sono tanti, insieme a Mudryk e Sudakov abbiamo altri talenti. C’è un buon mix fra giovani e calciatori più esperti, già abituati alla concorrenza in campo europeo".
Il migliore di Spalletti.
"Io temo più che i singoli la squadra nel suo complesso. E anche per Luciano Spalletti le motivazioni sono tante. Stimo tanto Luciano, è un allenatore bravissimo, uno dei migliori, e vorrà certamente riportare l’Italia in alto dopo la delusione dell’esclusione dal Mondiale. Il gruppo azzurro è forte mentalmente e ha giocatori di qualità. Non ci regaleranno niente perché la qualificazione conta tantissimo anche per loro, ma noi siamo pronti a batterci Perché questa non è una partita come le altre".