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Morata, il sopravvissuto: goleador, capitano e leader della Roja

David Alonso
Álvaro Morata, capitano della Roja, festeggia uno dei suoi gol contro la Georgia
Álvaro Morata, capitano della Roja, festeggia uno dei suoi gol contro la GeorgiaAFP
Quando prima della partita contro la Georgia è stato chiesto a Carvajal della presunta mancanza di leadership nella nazionale spagnola, il giocatore del Real Madrid ha fatto riferimento alla figura di Morata come capitano, emblema e leader esemplare. Nel caso in cui ci fossero dubbi su chi porta la bandiera della Roja, Álvaro si è dimostrato ancora una volta all'altezza della situazione con una memorabile tripletta su un campo difficile e in una situazione estremamente turbolenta per il calcio spagnolo. La sua prestazione eccezionale ha contribuito in modo decisivo a calmare le acque.

Álvaro Morata non ha mai avuto vita facile. Abituato alle critiche e alla mancanza di rispetto quasi dal momento in cui è diventato professionista, ha saputo costruirsi una corazza che lo ha isolato dal negativismo e dall'ambiente esterno tossico per creare un habitat di comfort con la sua famiglia e la sua gente. Questo ombrello protettivo gli ha dato la fiducia necessaria per continuare a remare controcorrente e avere successo.

La sua evoluzione è stata permanente e a 30 anni ha raggiunto la sua piena maturità come calciatore. È inconcepibile che un attaccante che ha giocato nel Real Madrid, nel Chelsea, nella Juventus e nell'Atlético de Madrid (segnando 200 gol) e che è stato convocato a tutti i livelli della nazionale spagnola (segnandone 64) sia ancora messo in discussione. Eppure è proprio così.

Le statistiche di Álvaro Morata.
Le statistiche di Álvaro Morata.Flashscore

Il giocatore nato a Madrid ha fatto il suo debutto nella nazionale maggiore il 15 novembre 2014. In quella partita, la Spagna ha affrontato la Bielorussia a Huelva in una qualificazione a Euro 2016. Da allora Morata, nonostante gli haters, è sopravvissuto e ha avuto successo con diversi allenatori. Del Bosque, Luis Enrique e De la Fuente gli hanno dato fiducia, proprio come Simeone all'Atleti.

In un'estate intensa, con proposte da parte di Inter, Roma, Milan, Juve e Arabia Saudita, Álvaro ha dato priorità a rimanere nella sua oasi di pace, dove ha raggiunto l'apice della sua carriera professionale e della sua vita privata.

Fondamentale per Simeone e capitano della Roja, il "7" della squadra di tutti gli spagnoli è già il quinto marcatore della storia della Nazionale con 33 gol, due meno di Silva, cinque di Torres, undici di Raúl e 26 di David Villa (che ha ancora anni per cercare di raggiungere).

Con tutto quello che ha vissuto e sofferto, Morata può vantarsi, a questo punto, di aver superato tutti gli ostacoli, molti dei quali contro ogni pronostico, diventando un calciatore di altissimo livello mondiale, un punto di riferimento assoluto in Spagna e con un comportamento che è sempre stato esemplare. Nonostante ciò, i suoi critici continueranno a gridare nel deserto mentre lui galoppa senza ascoltarli.