Lukaku e Ibrahimovic di nuovo contro, di fronte 788 giorni dopo lo scontro nel derby
Era il gennaio 2021, poco più di due anni fa, l'ultima volta in cui Zlatan Ibrahimovic (41) e Romelu Lukaku (29) si sono affrontati con la maglia di Milan e Inter. Un'occasione, in Coppa Italia, passata alla storia, per via del litigio che li ha visti protagonisti, diventato simbolo più recente della rivalità tra le due squadre di Milano.
Così tanto che, a due passi da San Siro, poco dopo è spuntato un murales che raffigura una delle immagini più iconiche dell'ultimo decennio di calcio italiano. Il rossonero e il nerazzurro, testa contro testa, le espressioni dure che tradiscono la rabbia per tutte le parole dette in campo prima di quella immagine ("Do your vodoo shit" aveva urlato Zlatan all'avversario, facendolo infuriare: un riferimento ad alcune voci sempre smentite del loro passato in Premier League).
Adesso, a due anni di distanza, sarà di nuovo Lukaku contro Ibrahimovic, questa volta in nazionale. Un evento carico di significati, in particolare per il rossonero, che tornerà a vestire la maglia della Svezia a un anno dall'ultima volta e sette anni dopo l'Europeo 2016, quando aveva dato il suo primo addio ai gialloblu, proprio contro il Belgio.
Quella tra Zlatan e Romelu è una sfida mai banale, in particolare perché se l'ultima volta i due si erano affrontati nel momento più felice della loro avventura italiana, questa volta lo faranno alla ricerca di conferme dopo una stagione da dimenticare.
Tanti e importanti infortuni da un lato e dall'altro, un ritorno a Milano infelice per Lukaku e un recupero lungo e complicato per Ibrahimovic. Non restano che pochi scampoli di stagione per scrivere il proprio nome su un campionato che finora si è rivelato deludente e la più grande occasione per entrambi, con lo Scudetto ormai da tempo fuori portata, sarà un'impresa in Champions League.
C'è ancora qualche speranza di vedere due giganti del calcio europeo contrapporsi nei prossimi mesi, ma certamente quella di Svezia-Belgio sarà la chance più importante.
"Cosa significa la presenza di Lukaku? Niente, è una partita normale" ha detto lo svedese in conferenza stampa due giorni prima della gara. Difficile credergli, soprattutto perché ormai il calcio ci ha insegnato una cosa: di fronte ai loro più grandi nemici, i grandi campioni si esaltano sempre.
A Inter e Milan toccherà sperare che questo faccia a faccia rappresenti la scintilla per rivedere un po' della classe e della cattiveria di due grandi fenomeni del calcio, che nelle ultime stagioni capaci di incarnare il ritorno al dominio delle milanesi in Serie A dopo l'egemonia della Juventus.