Italia-Albania: la partita più "facile" del girone più difficile può diventare la più insidiosa
Diciotto anni dopo l'Italia è di nuovo di scena a Dortmund, nello stadio dove nel 2006 raggiunse la finale dei Mondiali. Questa volta si tratta di un'altra competizione, l'Europeo, e di un'altra avversaria: ma così come quella volta in cui si giovava in una cornice tutta tedesca, anche domani la rappresentanza azzurra sarà nettamente inferiore a quella dell'Albania, che porterà qualcosa come 40 mila tifosi.
Gli azzurri dovranno rimanere concentrati e provare ad aggredire gli avversari in una sfida che potrebbe essere più insidiosa del previsto, in un gruppo difficile che vede nell'altra sfida odierna affrontarsi Spagna e Croazia.
I precedenti
In dieci partecipazioni agli Europei, solo nel 2008 l'Italia uscì sconfitta all'esordio per mano dell'Olanda: 4 vittorie e 5 pareggi completano lo score azzurro. Per quanto riguarda gli scontri diretti, quello in programma al Westafalen Stadion sarà il quinto tra Italia e Albania con gli azzurri che non solo hanno sempre vinto ma hanno incassato appena una rete. Tra l'altro Donnarumma a Euro 2020 subì zero gol in tutto il girone.
Gli avversari
Per la Nazionale di Luciano Spalletti però è una chance da cogliere assolutamente, visto che sulla carta si tratta della squadra più debole del girone. Solo teoricamente però, visto che la formazione balcanica ha dalla sua l'entusiasmo di chi non ha niente da perdere e ci conosce molto bene, visti i tanti "italiani" in rosa: da Djimsiti ad Asllani fino ad Hysaj passando per alcuni ex Serie A come Manaj. E a un tecnico che ha lavorato anni con Roberto Mancini.
La formazione
L'Italia non deve dunque sottovalutare l'avversaria di turno, ed è consapevole che partire con un successo sarebbe ideale per potersi proiettare con ottimismo alle altre due sfide. Le probabili formazioni prevedono un undici di partenza tutt'altro che scontato, visto che il commissario tecnico ha mescolato le carte in conferenza stampa.
Di certo non c'è neanche il modulo, il 4-2-3-1: Spalletti nel pre partita ha dichiarato che potrebbe anche optare per la difesa a tre o per l'attacco a due punte. Per quanto riguarda gli interpreti, giocheranno sicuramente Donnarumma tra i pali, gli interisti Bastoni e Dimarco in difesa, e poi Chiesa, Frattesi e Pellegrini alle spalle dell'unica punta Scamacca.
Uno dei ballottaggi riguarda il secondo centrale, con Mancini che dovrebbe essere preferito a Calafiori perché più esperto ad affrontare certe gare europee ("È uno che ha più esperienza, esperienza vuol dire aver preso più decisioni di un altro"). Il secondo è a centrocampo, ma dipende principalmente dalle condizioni di Barella: se qualche giorno fa il sardo sembrava non potesse recuperare dai suoi problemi fisici, adesso pare in grado di farcela e dovrebbe partire dall'inizio.