Euro 2024, Spalletti sicuro: "Ancora tanto da far vedere" e Gravina lo blinda

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Euro 2024, Spalletti sicuro: "Ancora tanto da far vedere" e Gravina lo blinda

Aggiornato
Luciano Spalletti
Luciano SpallettiProfimedia
Il ct: "Ieri un passo indietro importante che non si può accettare". Il presidente Figc: "Non ha senso interrompere un progetto che è pluriennale ed è cominciato solo da otto mesi"

Piove e fa freddo a Iserlohn nel giorno del day-after dell'Italia eliminata dalla Svizzera agli Europei di calcio in Germania. Dopo essere tornati nella notte da Berlino al quartier generale vicino Dortmund, gli azzurri passeranno la mattinata qui prima di prendere il volo che li riporterà nel Bel Paese nel primo pomeriggio, intorno alle 16. L'aereo della Nazionale farà tappa sia a Roma che a Milano a seconda delle esigenze dei vari calciatori. Intanto nell'ultimo giorno per la Nazionale nel ritiro di Iserlohn, prima del ritorno in Italia si è tenuta la conferenza di chiusuradella spedizione azzurra con il ct, Luciano Spalletti, ed il presidente della Federcalcio, Gabriele Gravina.

"Ci sono molte cose ancora da far vedere"

"Non sono stato il miglior Spalletti possibile. Leggo che mi hanno attribuito d'aver alzato troppo i toni e uso di miti da seguire. Ma io ho degli esempi da seguire". Così il ct azzurro Luciano Spalletti nel day-after dell'eliminazione dell'Italia dagli Europei di calcio.

Le parole di Spalletti
Le parole di SpallettiStats Perform/Profimedia

"Ci sono molte cose ancora da far vedere, il mio impegno sarà totale. Bisogna essere onesti nel racconto di queste 14 partire fatte, del mio percorso. Siamo stati bravi fino a un certo punto. Ieri fatto passo indietro importante che non si può accettare. Io credo di sapere quello che ci vuole".

"Punterò sui giovani"

"La partita di ieri ci fa tornare a zero, nelle scelte future tenterò di ringiovanire la rosa, stando attento alla mancanza di personalità. Non mi hanno dato le risposte che cercavo. Ci vogliono forze e energie nuove, si va a prendere i giocatori dal basso, i giovani. Siccome rimango qui, in futuro questo sarà fatto ancora di più. È chiaro che calciatori del livello di Chiellini e Bonucci è difficile da ritrovare. Poi si è visto che dando fiducia a Calafiori ci sono potenzialità che passano attraverso il gioco".

"Il dialogo con la squadra è fondamentale"

"Non è stata la mia notte più complicata, nella mia vita ho avuto tante notti difficili per amore e passione. Sapevamo di avere un girone con difficoltà massimali. Ci si aspettava di avere più reazione, fino alla qualificazione c'è stato un adattamento nelle partite differente da quanto visto ieri. Ci si rimane male e responsabili per quello che abbiamo visto".

"Il dialogo con la squadra? Tutti i giorni sono andato a confronto con la squadra. Il dialogo è fondamentale, ho parlato testa a testa e alla squadra. Non ho dato troppe istruzioni, ho fatto il mio lavoro al 100%. Non ho lasciato passare niente. Ho cambiato e messo gente più fresca, è un'analisi che devo fare per rispondere alla domanda".

"Deluso perchè non ho visto la reazione"

"Della partita di ieri sono deluso perchè non ho visto la reazione, anche con la Spagna alla fine ci sono state delle mischie in cui potevamo segnare. Ieri questa rabbia non l'ho vista per andare a sfidare un avversario diverso dalla Spagna. se la risposta è questa devo fare qualcosa di diverso".

"L'umore in squadra durante l'Europeo? Era perfetto, la giusta riflessione sull'importanza del torneo - sottolinea il ct -. Dall'inizio abbiamo sempre detto la stessa cosa, che stava nascendo un gruppo sano e solido. Tutti molto legati a scherzare tutte le sere nella sala giochi dell'hotel. Se la maglia azzurra possa diventare un peso non lo so, ma visto cosa è successo ieri cercheremo di avere delle risposte. Ieri ad esempio prima della partita abbiamo chiesto chi non se la sentiva di calciare un rigore. Diversi hanno tenuto giù il braccio facendo vedere che non lo volevano battere".

Gravina lo blinda: "Non ha senso interrompere il progetto"

"Ho parlato con Spalletti, ieri sera: non ha senso interrompere un progetto che è pluriennale, ed è cominciato solo da otto mesi". Cosi' Gabriele Gravina, presidente della Figc, blinda il ct Luciano Spalletti, all'indomani del disastro azzurro all'Europeo. "Abbiamo fiducia in lui, tra sessanta giorni si torna in campo e non ha senso pensare che cambiando il progetto tra due mesi spunti un Mbappé'".

"Sarebbe un disastro inimmaginabile, non centrare il Mondiale per la terza volta consecutiva. Non mi sono soffermato sulla mia voglia di continuare il mio percorso che mi impedisce di tornare a casa - ha proseguito -. Ci sono sette componenti nel mondo del calcio, è giusto il confronto. Tutto questo lo faremo togliendo un po' di scorie".