Euro 2024, l'Albania sopravvive alla rimonta della Croazia: 2-2 in pieno recupero
Quella tra Croazia e Albania era una finale. Lo sapevano i due commissari tecnici e ne erano consapevoli anche i calciatori che sono scensi in campo al Volksparkstadion di Amburgo. E non c'è che dire: le emozioni sono state proprio quelle di una partita decisiva.
Di nuovo in vantaggio nei minuti iniziali, la squadra du Sylvinho va vicina al raddoppio ma subisce la rimonta dei croati. Tuttavia, quando sembrava tutto perso, un gol di Gjasula in pieno recupero ha riportato in corsa la propria nazionale fissando il risultato sul 2-2 finale.
L'Albania passa
Gli era già successo all'esordio contro l'Italia, quando Bejrami aveva trovato, complice l'erroraccio di Dimarco, la rete più veloce della storia degli Europei dopo appena 23 secondi di gioco.
Questa volta, di minuti ne passano 11. Tanto basta a Laci per portare in vantaggio la propria squadra incocciando imparabilmente per Livakovic il preciso traversone di Asani.
Senza paura
In occasione della prima rete dell'incontro, porbabilmente, il portiere della Croazia avrebbe potuto fare qualcosina in più sull'incornata dell'attaccante albanese, ma la verità è che se la squadra di Zlatko Dalic arriva viva al'intervallo, buona parte del merito è proprio del suo portiere che alla mezz'ora compie un vero e proprio miracolo sul tiro a botta sicura dell'interista Asllani.
A differenza di quanto successo contro gli azzurri, infatti, l'Albania non aspetta sempre e comunque la Croazia nella propria metà campo ma, quando capisce di poter fare male, aumenta l'intensità del proprio pressing già sulla trequarti, mettendo in seria difficoltà la costruzione della manovra di Modric e compagni.
Dalic ci prova
E così Dalic non ha altra scelta: deve voltarsi verso la propria panchina per cercare fuori quello che non riesce a trovare sul terreno di gioco. A farne le spese sono Marcelo Brozovic e Lovro Majer, sostituiti dall'atalantino Mario Pasalic e da Luka Sucic. Ed è proprio il centrocampista del Salisburgo a impegnare per la prima volta Thomas Strakosha che deve ricorrere a tutti i propri centrimetri per respingere in allungo il suo pericoloso tiro a giro.
Per la prima volta, l'Albania va in apnea, costretta nella propria metà campo dall'insistenza della Croazia che, sinora (e includiamo anche la gara d'esordio contro la Spagna), aveva dato l'impressione di essere arrivata in Germania con le gambe e, soprattutto, la testa già in vacanza. E, invece, no.
Rimonta e controrimonta
Dopo l'ingresso in campo di un altro attaccante, Ante Budimir, i croati schiacciano ancor di più i rivali che in appena due minuti incassano il terribile uno-due dei croati. Il gol di Kramaric e l'autorete di Gjasula ribaltano, infatti, l'Albania. La rete del pareggio arriva dopo una bella sponda di Budimir, mentre è da una conclusione di Sucic che nasce la sfortunata deviazione del calciatore albanese che beffa il proprio portiere.
Mai dare per morta l'Albania: nei minuti di recupero, infatti, è lo stesso Gjasula a redimersi trovando la rete del definitivo 2-2 che permette alla propria squadra di sperare ancora nell qualificazione.