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Euro 2024, i talking points di Inghilterra-Svizzera: strepitoso Saka

Bukayo Saka
Bukayo SakaAFP
Ecco le chiavi del match che ha visto gli inglesi passare in semifinale soltanto ai calci di rigore

Inghilterra e Svizzera hanno dato vita a un match combattuto in ogni zona del campo, con due difese a tre volte a coprire meglio la propria porta e un centrocampo imbottito per ottimizzare il posizionamento nella zona nevralgica del campo. Ecco i principali punti chiave del match.

Saka on fire

L'idea di Gareth Southgate era di esaltare le qualità di Saka come esterno destro. Ed è per questo che il Ct inglese ha puntato sullo schieramento di Foden e Bellingham come mezzepunte. E infatti lo sfogo sull'out destro è stato trovato spesso, con Saka chiamato a creare superiorità numerica in svariate occasioni. 

Dall'altro lato Bellingham ha fatto la differenza specialmente nel primo tempo, con gli inglesi che provavano a creare due poli dove agire per poi sfogare al centro. E nella ripresa, dopo che gli svizzeri si erano portati in vantaggio, a togliere le castagne dal fuoco per i suoi è stato proprio l'esterno offensivo dell'Arsenal, con un mancino chirurgico nell'angolo lontano. Poi, anche un recupero incredibile nel finale su Widmer, prima di segnare il suo rigore

A specchio

Il commissario tecnico inglese si è schierato con un 3-4-2-1 simile a quello del suo rivale svizzero con l'obiettivo non solo di coprire bene gli esterni e sfruttare le folate di Saka, ma anche con quello di rinforzare la trequarti, dove Bellingham e Foden dovevano sostenere un Kane che era apparso ancora troppo appannato fino a questo momento, e che è uscito nel secondo tempo.

Nel lungo periodo, gli scontri in mezzo al campo si sono inanellati con gli inglesi a spingere di più nel finale grazie ad alcuni cambi che hanno permesso loro di disporre di forze fresche e di calciatori con più velocità, come per esempio Palmer, Eze e Shaw, tutti messi dentro dopo il momentaneo vantaggio di Embolo. Ma i due moduli a specchio hanno finito con l'annullarsi, con i rigori a fare da giudice estremo. 

Ali svizzere

Ndoye e Vargas sono stati tra i migliori di tutta la Svizzera in tutto il torneo. E anche oggi si sono fatti valere, soprattutto nel secondo tempo, quando hanno accelerato. Il tutto cambiando a volte anche la fascia di competenza per creare scompiglio senza dare punti di riferimento. I due uomini di Yakin sono apparsi col passare del tempo più efficaci dei loro pari ruolo britannici.

Nel finale entrambi si spengono un po', soprattutto dopo l'uscita di Embolo, ma hanno nuovamente dimostrato di essere i più in palla di una Svizzera che esce fuori a testa alta nonostante la sconfitta ai rigori in una semifinale molto serrata.