Euro 2024, "El Clásico" degli Europei: Spagna e Italia si giocano il primato nel girone B
L'Italia torna in campo e lo fa contro un avversario di tutto rispetto. Gli azzurri e la Roja saranno gli ultimi a scendere in campo nel programma odierno. Lo faranno dopo Slovenia-Serbia e Danimarca-Inghilterra.
L'incontro di questa sera sarà l’11esimo confronto tra le due nazionali nei due tornei più importanti (otto ai campionati Europei e tre nella Coppa del Mondo). E le due squadre si affronteranno per la testa del girone B (qui tutte le possibili combinazioni per la qualificazione della squadra di Spalletti).
EURO 2024 sarà inoltre la quinta edizione consecutiva in cui le due formazioni si incrociano nella rassegna continentale (dal 2008), anche in questo caso si tratta di un record. In più, per gli amanti delle statistiche, l’Italia è rimasta imbattuta in nove delle 10 gare contro la Spagna tra Europei e Mondiali (4V, 5N), perdendo solo la finale di EURO 2012 (0-4) - escludendo le lotterie dei calci di rigore.
Considerando invece tutte le competizioni, la Roja ha vinto le ultime due partite contro gli Azzurri, entrambe in Nations League, e non ha mai centrato tre successi di fila contro l’Italia.
Le novità in panchina
Rispetto all’ultimo confronto del 6 luglio 2021, terminato 1-1 a Wembley nella semifinale dello scorso Europeo (con passaggio del turno degli Azzurri alla lotteria dei rigori), entrambe le Nazionali hanno cambiato il commissario tecnico. La Roja ha scelto Luis de la Fuente, ovvero l’allenatore che negli ultimi 10 anni aveva guidato la nazionale spagnola Under 18, Under 19, Under 21 e Olimpica, ottenendo diversi successi; l’Italia invece ha optato per l’allenatore che aveva appena vinto lo Scudetto con il Napoli, Luciano Spalletti.
La Spagna e il nuovo corso
Dopo la deludente eliminazione con il Marocco agli ottavi di finale dei Mondiali in Qatar, la Spagna si è subito ripresa nelle qualificazioni in vista di EURO 2024, vincendo il proprio girone con sette successi e una sola sconfitta, con 25 gol fatti e 5 subiti, classificandosi davanti a Scozia e Norvegia. Il nuovo CT De la Fuente ha dato molta importanza al ricambio generazionale, già iniziato da Luis Enrique e grazie anche alla conoscenza dei talenti allenati in precedenza, ha dato subito fiducia ad altri giovani calciatori emersi nell’ultimo anno, come Lamine Yamal. L’allenatore spagnolo ha cercato di trovare il giusto equilibrio tra i giocatori più esperti e quelli più giovani.
Rodri è infatti il perno e motore della squadra, mentre Álvaro Morata è il capitano. Con il gol contro la Croazia, quest’ultimo è salito a quota sette reti agli Europei, diventando il 3° miglior marcatore di sempre nella storia del torneo, al pari di Antoine Griezmann e Alan Shearer, dietro solo a Cristiano Ronaldo (14) e Michel Platini (9).
Il concetto che spiega meglio il nuovo corso della nazionale delle Furie Rosse è racchiuso nel 3° gol contro la Croazia, in cui Dani Carvajal è diventato il giocatore più “anziano” a segnare per la Spagna agli Europei (32 anni e 156 giorni), assistito da Lamine Yamal, il più giovane a disputare un match e a fornire un passaggio vincente nella storia della competizione (16 anni e 338 giorni).
Un dato curioso è che nonostante la vittoria per 3-0 contro la Croazia, la Spagna ha registrato un possesso palla più basso degli avversari (47%) in una partita ufficiale per la prima volta dalla finale di EURO 2008 contro la Germania (46%), terminando una serie di 136 match con la maggioranza nel possesso palla.
I campioni in carica dell’Italia
L’aspettativa era alta per il match d’esordio dei campioni in carica dell’Italia ma gli Azzurri, nonostante un avvio shock con il gol subito dopo soltanto 23 secondi dal fischio d'inizio, hanno mostrato una grande reazione. La rete dell’Albania, infatti, è stata la più veloce segnata da una nazionale nella storia degli Europei, nonchè il gol più veloce subito dagli Azzurri tra Europei e Mondiali.
La fiducia negli esordienti è stata molto importante anche per Luciano Spalletti. Quello schierato contro l'Albania è stato, infatti, l’11 titolare con l'età media più bassa (26 anni e 287 giorni) per l'Italia agli Europei a partire dal 22 giugno 1988 contro l'Unione Sovietica (25 anni e 2 giorni). Tra questi c’è sicuramente una delle grandi sorprese dell’ultima stagione di Serie A: Riccardo Calafiori che, all’età di 22 anni e 27 giorni, è diventato il 2° difensore più giovane dell’Italia a disputare una partita nella storia degli Europei, dopo Paolo Maldini (19 anni e 350 giorni, il 10 giugno 1988, contro la Germania).
Come anticipato in conferenza stampa prima di questo campionato Europeo, Spalletti ha cercato di mantenere il blocco italiano dell’Inter, formazione che ha dominato l’ultima stagione di Serie A. Tra questi, il motore degli Azzurri sia per qualità tecniche che per personalità è certamente Nicolò Barella.
Leader anche a livello statistico, il classe ’97 è infatti il miglior marcatore dell’Italia (10 gol) tra i giocatori presenti attualmente nella rosa degli Azzurri. Barella è in un periodo magico e dopo i gol contro l’Ecuador e l’Albania, potrebbe segnare in tre presenze di fila per la prima volta in carriera con l’Italia.
In più, sempre nell’ultimo match contro l’Albania gli Azzurri hanno registrato un dato molto particolare: per la seconda volta nella loro storia, tra Europei e Coppa del Mondo, due giocatori dell’Inter hanno trovato il gol in un singolo match - la prima il 17 giugno 1970 nella “partita del secolo” contro la Germania Ovest, con reti di Roberto Boninsegna e Tarcisio Burgnich, nella semifinale dei Mondiali allo stadio Azteca di Città del Messico.
Sia l’Italia che la Spagna sono partite con il piede giusto ad EURO 2024, vedremo ora se una delle due riuscirà ad imporsi sull’altra, ottenendo quella spinta necessaria per sognare di arrivare fino in fondo anche in questo campionato europeo.