Euro 2024, è nata una stella: Lamine Yamal potrebbe realizzare il sogno di Mbappé
No, non se l'aspettava nemmeno lui. Anzi, la verità è che Kylian Mbappé era l'ultimo a pensare che il protagonista assoluto della semifinale tra la Spagna e la Francia avrebbe potuto essere non lui, ma Lamine Yamal.
Un sedicenne e rotti che sabato prossimo festeggerà il suo primo compleanno lontano da casa e dai suoi. Ma lo farà per una buona ragione, considerato che, grazie al sul splendido gol, la Roja disputerà la finale di Euro 2024, in programma il giorno dopo all'Olympiastadion di Berlino.
E dire che il primo a battere un colpo era stato proprio il fenomeno di Bondy, autore dell'assist grazie al quale i transalpini erano riusciti a portarsi in vantaggio con Randal Kolo Muani. Ma, più in generale, per tutti i primi 20 minuti di gioco, si è avuta la sensazione che il tanto criticato Didier Deschamps fosse davvero riuscito a preparare l'incontro meglio del collega.
Record su record
E, invece, no. La sensazione si è rivelata illusione. A svegliare un tempio sacro come il Westfalenstadion - intento, nella sua fazione tedesca, a fischiare Marc Cucurella ogni volta che il "reo" entrava in contatto con la sfera - è stato il più giovane calciatore ad aver mai disputato una semifinale di un torneo top come Europeo o Mondiale.
Record al quale, dopo 21 minuti, se n'è aggiunto un altro, quello di bomber più precoce della storia degli Europei. Traguardo raggiunto alla tenerissima età di 16 anni e 362 giorni con un vero e proprio golazo. Da cineteca, si sarebbe detto un tempo.
Golazo in faccia a Rabiot... e Kylian
E già, perché come se non fosse già sufficiente mettere il suo nome a referto, Lamine non si è limitato a spingere la palla in porta, ma l'ha messa, per sua stessa ammissione, proprio "dove poi è entrato", davanti all'incredulo Adrien Rabiot che, alla vigilia, l'aveva provocato mandandogli a dire che "se vuole giocare una finale dovrà fare più cose di quante ne ha fatte finora".
Il più incredulo di tutti, però, era un altro. Sempre francese, ma con il numero dieci sulle spalle e la fascia al braccio. E già, perché Mbappé aveva bisogno della finale per tutta una serie di solide (dal suo punto di vista) ragioni che, però, sono crollate come una castello di carta, spazzate via dalla magia di Lamine.
Con l'eliminazione da Euro 2024 è definitivamente svanita anche la più piccola e intima speranza di poter arrivare a Madrid con lo status di serio candidato al Pallone d'Oro. Privilegio che, invece, spetta per diritti già acquisiti in primavera ai suoi due futuri compagni di squadra: Jude Bellingham e Vinicius junior.
Gli eredi di Messi e CR7?
A meno che il crack blaugrana, con il quale Mbappé è chiamato a rinverdire i fasti della rivalità tra Lionel Messi e Cristiano Ronaldo nel Clásico spagnolo, non decida di risolvere anche la finale di domenica prossima e qualcun altro, a sua volta, decida che, forse, sia il caso di premiare la sua straordinaria irruzione sul palcoscenico mondiale.
Sarebbe davvero uno smacco per Kylian, arrivato in Germania da uomo copertina di un Europeo che, però, è cominciato nel peggiore dei modi per lui. La frattura del setto nasale gli ha impedito di rendere al massimo, anche perché non ha avuto il tempo necessario ad abituarsi alla maschera.
Prova ne sia che contro la Spagna, a suo rischio e pericolo, ha deciso di toglierla per provare a giocarsela fino in fondo. Ansia da prestazione che si è palesata anche quando è stato beccato un paio di volte dalle telecamere mentre guardava il monitor dello stadio per vedere se lo stessero inquadrando dopo aver commesso un errore.
E sì, lo stavano inquadrando. La sua sconfitta contro Lamine Yamal è stata trasmessa in mondovisione e la partita di domenica sarà costretto a guardarla da casa, mentre il crack blaugrana proverà a vincerla. Da protagonista. Da unto dal signore del calcio, quello che nel 2007 lo "battezzò" senza sapere chi fosse e soprattutto chi sarebbe diventato: il degno erede al Barça della sua camiseta numero 10.