Euro 2024: dal panchinaro di lusso Zirkzee al leader Maignan, gli "italiani" ancora in corsa
Dopo che l'Italia è stata sbattuta fuori con rabbia dalla Svizzera e Vincenzo Montella è stato scalciato dagli Oranje ieri sera, sono pochi gli "italiani" ancora presenti in questo Euro 2024. E giocano tutti nelle nazionali di Olanda o Francia, e potranno dunque scontrarsi in una delle due finali o anche mancarsi completamente. Da un portiere a un centravanti, passando per dei centrocampisti e difensori, ecco quali sono i militanti della Serie A che proveranno a dare il massimo in questa parte finale di stagione.
Milanisti al potere
La Francia che a fatica ma con grande abnegazione si impone ai calci di rigore sul Portogallo è stata trascinata da Mike Maignan e Theo Hernandez, due grandi pilastri anche del Milan. Il portiere è stato protagonista di una serie di interventi decisivi per mantenere il risultato sullo 0-0 ed è stato anche abile a irretire Joao Felix, che ha calciato il rigore sul palo e ha propiziato la vittoria dei Bleus. Ed è lui il leader morale della solidissima difesa della squadra di Deschamps.
L'esterno difensivo mancino, invece, non solo si è esibito nelle classiche discese palla al piede dove ha spaccato in due la squadra avversaria, ma è stato anche molto solerte in difesa, dove si è distinto nelle sue diagonali, oltre che nel reggere la linea della retroguardia. Inoltre, arrivato a calciare il rigore decisivo per la qualificazione alle semifinali, ha eseguito il tiro dal dischetto con un aplomb impressionante, infilando il pallone all'incrocio dei pali.
Menzione speciale anche per Tijjani Reijnders, metronomo di un'Olanda che senza De Roon e Koopmeiners ha comunque fatto il suo in mezzo al campo grazie alle sue capacità nello smistare il pallone e nel rendere fluida la manovra.
Interisti rocciosi
Nell'Olanda che è riuscita ad andare avanti a contrasti contro una combattiva Turchia, due componenti della linea difensiva sono Denzel Dumfries e Stefan De Vrij. Ed entrambi sono stati parte integrante del trionfo sulla squadra d Vincenzo Montella. Il primo ha messo in mezzo il cross che ha propiziato l'autogol decisivo di Muldur, che ha significato la vittoria degli Oranje.
Il secondo, invece, aveva permesso ai suoi di trovare il pari con un colpo di testa secco sul quale Gunok non era riuscito minimamente a opporsi. Un gol che conferma le sue ottime prestazioni in un torneo nel quale ha messo in panchina un certo De Ligt, non certo uno qualsiasi. Dopo aver fatto scivolare in panchina Diego Godin appena arrivato in nerazzurro, il centrale classe 1992 ha dato nuovamente prova delle sue qualità da leader difensivo e anche di marcatore in un momento difficile, ossia quando i suoi erano in svantaggio.
I casi di Zirkzee e Rabiot
Poi, restano i due casi più bizzarri, almeno visto il loro rendimento nello scorso campionato di Serie A. Il primo è senza dubbio quello di Joshua Zirkzee, centravanti di riferimento del Bologna che ha vissuto la migliore stagione della sua storia arrivando in Champions League. Convocato da Ronald Koeman dopo l'infortunio dell'attaccante Brian Brobbey, il classe 2000 ha fatto il suo debutto solo negli ultimi quattro minuti del match contro la Turchia. Poco, pochissimo per un calciatore al quale si sono interessate anche Milan e United, che sembra ormai prossimo ad acquistarlo dopo il pagamento della clausola di 40 milioni di euro.
Il secondo caso riguarda invece Adrien Rabiot, ormai senza contratto dopo l'ultimo anno alla Juventus, dove è stato uno dei traini senza mai lesinare né forza fisica né impegno dal punto di vista psicologico. Autore di cinque reti e tre assist e uomo fidato di Massimiliano Allegri, il 29enne è stato accostato anche al Milan e al Galatasaray, ma vorrà approfittare dell'intera vetrina della manifestazione per avere più pretendenti. Il suo ingaggio, infatti, è elevato, e così lo sono le sue ambizioni.