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Euro 2024, Cambiaso: "Con la Spagna sarà una partita bellissima"

ANSA
Aggiornato
Andrea Cambiaso
Andrea CambiasoProfimedia
L'azzurro; 'dovremo combattere, giocare da squadra'

"Con la Spagna sarà una partita bellissima perché sono due grandissime squadre, due nazionali storiche. La Spagna è una delle grandi favorite e noi dobbiamo difendere il titolo". Ne è convinto Andrea Cambiaso che in una intervista all'Uefa parla del match che attende l'Italia agli Europei e della sua scalata all'azzurro.

"Hanno giocatori fortissimi. Yamal è un ragazzino ed è già a un livello altissimo. Ma anche in mezzo Rodri, Pedri, insomma sono davvero una grandissima squadra in ogni reparto. Dovremo combattere, giocare da squadra e sono convinto che ce la giocheremo".

Dalla Serie D con l'Albissola agli Europei da protagonista con l'Italia nel giro di pochi anni. Andrea Cambiaso è uno che sa cosa vuol dire fare la gavetta. E non ha dubbi su quale sia il segreto della sua rapida scalata: il duro lavoro. Adesso è pronto per la sfida con la Spagna di Lamine Yamal. "Un ragazzino ma già di un livello altissimo".

"Se tre anni fa mi avessero detto che sarei stato qui, non ci avrei mai creduto"

Quando l'Italia vinceva gli Europei tu venivi da una stagione con sette presenze in Serie B all'Empoli, è stata la domanda. "Se tre anni fa mi avessero detto che sarei stato qui, non ci avrei mai creduto, è stata una bella scalata - ha ammesso il giocatore della Juve - Ogni anno, ogni giorno. Ho lavorato tanto per essere qui e adesso sono molto orgoglioso. Sono quello che sono grazie al lavoro. Non rimpiango nulla della mia vita calcistica, rifarei tutto dal giorno uno perché è ciò che mi ha portato fino a qua. Sono l'esempio che lavorando si possono raggiungere grandi traguardi".

La carriera di Andrea Cambiaso
La carriera di Andrea CambiasoFlashscore

Cambiaso ha poi parlato del suo sogno di una chiamata all'Europeo. "Ci speravo, ma non c'è mai stato un giorno in cui ci ho davvero creduto di farcela. Facevo finta di niente. Lavoravo ogni giorno pensando alla Juventus. Ero andato in un ritiro precedente a quello in America ma non avevo giocato. Diciamo che questa speranza l'ho coltivata in silenzio alla Juventus. Ero molto felice già di essere nei 30, poi quando sono entrato nei 26 è stata una grande emozione. Sono molto felice, soprattutto per la mia famiglia". 

"Io sono sempre vicino a Chiesa a pranzo - conclude Cambiaso, ricordando la vittoria azzurra in finale tre anni fa - e spesso gli chiedo delle emozioni che ha provato in quel torneo, spesso ne parliamo e adesso speriamo di replicare. Quella sera di Wembley ero a casa con degli amici, il giorno dopo dovevo partire per il ritiro con il Genoa. La ricordo molto bene, ricordo la parata di Gigio su Saka, un bellissimo ricordo. La cosa bella è che la stavo guardando con amici che con la Spagna saranno in tribuna. È un cerchio che si chiude: è una bella cosa per dei ragazzi che mi sostengono sempre".