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ESCLUSIVA - Barák e lo stop prolungato: "Problemi di cuore, ho rischiato la fine di Eriksen"

Livesport
Aggiornato
Antonin Barak ha dovuto affrontare una serie di ostacoli negli ultimi mesi.
Antonin Barak ha dovuto affrontare una serie di ostacoli negli ultimi mesi.Profimedia
Pochi calciatori cechi hanno ricevuto tanta attenzione da parte dei media nelle ultime settimane e mesi quanto Antonín Barák (28), il centrocampista della Fiorentina che, in patria, si è trovato al centro delle polemiche visto il suo rapporto travagliato con il tecnico della nazionale ceca Jaroslav Šilhavy (62). Ma nell'ultimo periodo è successo molto di più nella sua vita. E molto più importante.

Intervistato in esclusiva da Flashscore, Antonin Barak ha commentato gli ultimi difficili mesi della sua vita, in cui ha sofferto di gravi problemi di salute. 

"È iniziata in modo abbastanza innocente ed è finita con una polmonite bilaterale, ho avuto un versamento nei polmoni, che poi è arrivato al pericardio, sono stato ricoverato in ospedale. Ma all'epoca nessuno mi disse quanto fosse grave, cosa avrebbe potuto significare per la mia carriera futura. Ho scoperto solo più tardi che avrei potuto fare la fine di Christian Eriksen all'ultimo Europeo", ha detto della polmonite che lo ha tenuto.

"Repubblica Ceca? Non ho più parlato con nessuno"

Al momento, il giocatore viola è alle prese con il delicato discorso qualificazione della sua nazionale: "Tutti vorrebbero qualificarsi per gli Europei. Se non accadesse, significherebbe un enorme declino del calcio ceco e dimostrerebbe che probabilmente le cose non vanno bene. La mancata qualificazione sarebbe un disastro anche perché il calcio ceco ha bisogno di soldi. So dalla squadra nazionale che stanno cercando di risparmiare su molte cose e la situazione non è affatto buona".

Lui, però, è fuori dai convocati della Repubblica Ceca, visto il cattivo rapporto con il ct Jaroslav Šilhavy, di cui ha parlato alcuni giorni fa in conferenza stampa: "Le persone importanti per cui ho fatto questo incontro la pensano come me e per me è finita lì. Non voglio più parlarne, ho detto tutto quello che volevo dire lì. Nessuno della dirigenza o dell'allenatore Šilhavy mi ha più contattato, almeno non personalmente".

"Accordo con il Napoli sfumato all'ultimo"

Barak ha anche rivelato di essere stato a un passo dal Napoli prima di passare alla Fiorentina

"Dopo la stagione 2021/2022 era molto vicino, era praticamente già fatto. Ma purtroppo alla fine tutto si è complicato, non si è riusciti a chiudere a giugno e il Napoli ha ritardato la cessione di Fabián Ruiz, al posto del quale sarei dovuto arrivare io. Alla fine, il Napoli ha ricevuto un'offerta per portare il centrocampista Ndombele dal Tottenham quasi gratis. All'epoca ero molto arrabbiato, ma col senno di poi non li biasimo affatto per aver scelto quella strada", ha spiegato.

"Il gol in Conference il momento più bello"

Alla fine, però, il trasferimento alla Fiorentina si è rivelato la soluzione ottimale: "Mi piacciono i club che hanno una storia ricca. Il passaggio alla Fiorentina è stato il salto più grande finora, in termini di infrastrutture, strutture, qualità della squadra, tifoseria e condizioni finanziarie. Sono rimasto molto impressionato e sono molto felice di aver fatto questo passo".

Un trasferimento che si è coronato con il gol importantissimo in semifinale di Conference League, come ha spiegato il centrocampista: "Il gol nei tempi supplementari è stato il momento più bello con la maglia della Fiorentina e, insieme al mio debutto in Nazionale e alla progressione in Olanda fino ai quarti di finale degli Europei, una delle esperienze calcistiche più belle della mia carriera. I tifosi mi soprannominarono 'l'uomo di Basilea', quindi sono impresso nella memoria di molte persone".

Antonin Barak ha segnato il gol della vittoria nelle semifinali di Conference.
Antonin Barak ha segnato il gol della vittoria nelle semifinali di Conference.Profimedia

"Non penso che il Cagliari si salverà"

Infine, Barak ha parlato anche della situazione del Cagliari e dell'approdo in Sardegna del suo compagno di nazionale Jakub Jankto: "Cagliari è una destinazione molto interessante. È stato portato lì dall'allenatore Claudio Ranieri, che lo conosce dalla Sampdoria, il che è molto importante. Ranieri si fida di lui e gli dà molto spazio, a prescindere da quello che Kuba ha passato di recente. Ranieri ha preso le sue difese e questo aiuterà moltissimo il giocatore". 

Il centrocampista, però, non nutre molte speranze sulla permanenza in Serie A dei sardi: "Vorrei che si salvassero, ma sarà molto difficile. Sinceramente non ho molta fiducia in loro".