Cosa ci ha lasciato Svizzera-Italia, la prestazione più brutta di sempre e un Donnarumma super
L'Italia è meritatamente fuori dall'Europeo 2024. La sconfitta con la Svizzera è stata probabilmente la partita l'Italia più brutta di sempre. La prestazione degli azzurri a Berlino, nello stesso campo dove l'Italia aveva vinto il mondiale nel 2006, ha in un colpo solo cancellato i ricordi di quel mondialle e quello del 2021 di Londra.
Spalletti non ci siamo
L'Italia deludente vista contro la Svizzera, ma anche quella del girone contro Albania, Spagna e Croazia, ha cancellato il ricordo della squadra spumeggiante che ha portato a casa il trofeo nel 2021. Spalletti le ha provate tutte, cambiando sei giocatori rispetto all'ultima formazione, ma probabilmente il problema sta a monte.
Le idee del ct non sono entrate nella testa dei giocatori. Spalletti non ha inciso, non è stato in grado di dare agli azzurri quella verve e quel gioco necessari per cui era stato chiamato alla guida della Nazionale e che aveva fatto grande il Napoli. Troppo poco tempo a disposizione? Probabile, ma questo è il ruolo di un ct, fare la differenza nel tempo che si ha a disposizione
Anche contro la Svizzera, squadra quadrata e con un gioco lineare, gli azzurri sono sembrati impauriti e spaesati. Nel primo tempo, non hanno mai tirato nello specchio della porta di Sommer, come contro la Spagna. Ma sarebbe stato un miracolo visto che non sono stati in grado di mettere assieme tre passaggi di fila, alzare il baricentro e pressare i giocatori avversari.
Ma quello che ha lasciato più l'amaro in bocca, l'atteggiamento della squadra, senza una reazione, senza coraggio.
Splende solo Donnarumma
Se c'è stata una nota positiva in questo europeo è Gigio Donnarumma. Aveva salvato l'Italia contro l'Abania, si era esibito contro la Spagna e aveva fatto miracoli anche contro la Croazia. Anche contro la Svizzera aveva tenuto in piedi gli azzurri nella prima parte del primo tempo, con una super parata su Embolo sullo 0-0, e sull'1-0 ha toccato la palla su un calcio di punizione, deviandola sul palo.
Si arrabbia con i compagni, cerca di caricare gli azzurri e alla fine fa spallucce sconsolato. Sui due gol subiti resta impotente, inserimento di Freuler e il tiro a giro di Vargas, non potendo fare nulla. Il portiere del Psg il suo Europeo lo ha giocato e anche molto bene, peccato non aver avuto compagni dello stesso livello e un gioco degno di questo nome.
Di Lorenzo, lontano ricordo
Tutta l'Italia ha demeritato contro la Svizzera e nel corso di questo campionato europeo. Tra tutti, però, chi ha deluso ancora di più è stato Di Lorenzo.
Il capitano del Napoli è soltanto un lontano ricordo del giocatore a tutto campo che aveva trascinato il Napoli alla vittoria dello Scudetto. Il terzino è stata la nota dolente di questo Europeo. Annullato dagli spagnoli, in difficoltà anche contro la Croazia, è stato decisivo, in senso negativo, anche contro la Svizzera.
Proprio da lui ci si aspettava qualcosa in più proprio per la sua esperienza vincente con Spalletti al Napoli. Invece il numero 2 della Nazionale ha steccato quasi tutte e quattro le partite disputate. È sembrato stanco fisicamente, poco reattivo, in difficolta nel cambio di passo. Ha arracato quando c'era da marcare o chiudere su un avversario.
Anche con la Svizzera i due gol partono dal suo lato: arriva sempre in ritardo sull'avversario. Dopo i successi di Euro 2021, quello appena concluso è certamente una esperienza dalla quale trarre considerazioni per il futuro.