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Cosa ci ha lasciato Spagna-Italia: Italia deludente, super Donnarumma, crollo mentale

Fabio Russomando
Aggiornato
L'Italia delude contro la Spagna
L'Italia delude contro la SpagnaAFP
Dopo il successo contro l'Albania, gli azzurri hanno dimostrato un calo di gioco e mentale inspiegabile. Alla fine sono crollati per un autogol di Calafiori.

C'era tanta attesa per la sfida tra Spagna e Italia. Una partita che doveva mostrare di che pasta è fatta l'Italia, dopo la vittoria con l'Albania. Alla fine il bilancio per gli azzurri è stato decisamente negativo. Si salva solo Donnarumma.

Donnarumma super

Se Barella è imprescindibile, Donnarumma è indispensabile. Da Londra a Gelsenkirchen, passando per Dortmund, c'è un filo azzurro che lega i successi dell'Italia a Euro 2020 e le sue sorti a Euro 2024. A tenerlo ben teso è Gigione nazionale (leggi le sue parole al termine dell'incontro).

Donnarumma, spesso criticato con il PSG, bistrattato dai tifosi per alcune defaillance che lo hanno messo in croce sui social, in nazionale, fino adesso, è stato una certezza. Metà della vittoria dell'Europeo scorso è nelle sue parate.

Donnarumma
DonnarummaDiretta

Contro la Spagna tutto il risultato è suo. La formazione di De la Fuente, pronti-via, ha messo all'angolo gli azzurri. Solo le parate decisive del numero uno azzurro hanno tenuto in piedi l'Italia.

La Spagna nel primo avrebbe potuto comandare 3-0, ma prima su Pedri, poi su Morata ed infine su Fabian, Donnarumma ha detto no chiudendo la porta azzurra. Alla fine è capitolato solo per un autorete di Calafiori.

Sofferenza

Se questa è l'Italia sarà un campionato di sofferenza. La partita con la Spagna è stata uno strazio. Uno strazio per tutti. Per chi era in campo con la maglia azzurra, per Spalletti in panchina che ha provato a trovare soluzioni con 4 cambi nei primi 20 minuti del secondo tempo e soprattutto per i 60 milioni chiamati a raccolta dallo stesso ct. Da casa hanno assistito a una delle partite più brutte di sempre degli azzurri in una competizione internazionale.

La posizione media dell'Italia in campo
La posizione media dell'Italia in campoDiretta

L'Italia non ha mai tirato in porta nel corso della partita, non ha mai pressato gli spagnoli padroni assoluti del campo e di conseguenza non ha mai abbozzato una azione pericolosa. 

Una squadra impaurita dell'avversario che si è lasciata schiacciare nella propria metà campo e non ha mai provato a scrollarsi di dosso il timore accumulato nel corso della partita, sopratutto nel primo tempo.

Se questa è l'Italia le gioie di Londra rimarranno solo un ricordo. 

Spalletti o non Spalletti?

L'Italia ha sofferto dal primo minuto fino al fischio finale. Gli spagnoli hanno subito fatto capire che serata sarebbe stata. Sarebbe curioso sapere che tipo di partita aveva preparato Luciano Spalletti. Sicuramente non si aspettava un atteggiamento così remissivo da parte dei suoi giocatori (il commento del ct al termine della partita).

Quindi quante colpe ha Spalletti? Forse meno di quelle che si pensa. L'Italia, probabilmente, la partita l'ha persa non in campo, ma in testa.

I numeri della partita
I numeri della partitaDiretta

Se alla vigilia c'era un po' di timore per quanto riguarda la qualità degli spagnoli, al fischio si è amplificato dopo le giocate di Williams e i tiri al bersaglio degli iberici verso la porta azzurra.

Spalletti avrebbe potuto cambiare modulo, trovare altre soluzioni, inserire altri giocatori, ma con ogni probabilità nulla sarebbe cambiato.

Di Lorenzo giornata no

Giornata da dimenticare per il capitano del Napoli che ha subito per novanta minuti le incursioni avversarie nel suo lato.

Prima Williams poi Ayoze Perez lo hanno surclassato. Il difensore azzurro sembra un lontano ricordo del giocatore protagonista con il Napoli dello scudetto e nella Nazionale che ha vinto l'Europeo.

Contro la Croazia un grattacapo in più per Spalletti che dovrà decidere se mandarlo in campo o meno contro la Croazia.

LA CRONACA DELLA PARTITA