Contro il Venezuela l'Italia vince ma non convince, unica certezza la sentenza Retegui
Sotto gli occhi di Jannik Sinner, impegnato all'Open di Miami ma presente al Chase Stadium di Fort Lauderdale per assistere all'amichevole tra Italia e Venezuela, gli azzurri non regalano un grande spettacolo. Il primo match della tournée negli Usa in vista degli Europei 2024 termina con una vittoria, ma se Spalletti cercava risposte o sperava di trovare soluzioni diverse, come il 3-4-2-1 e come anticipato in conferenza stampa, oggi lascia lo stadio con poche certezze e molti dubbi.
L'inizio dell'Italia è da brividi. Su una palla persa dalla difesa azzurra, Bongiorno si aggrappa a Rondon in area e l'arbitro indica il dischetto. Dagli undici metri va lo stesso Rondon che si fa parare il tiro da Donnarumma, poi Savarino si divora il gol a porta vuota. L'Italia prova a manovrare ma la lentezza del gioco azzurro non crea grandi difficoltà ai sudamericani che appena possono provano a lanciarsi in contropiede con Machis del Cadice, ma senza successo.
L'Italia ci prova, pressa alto e Chiesa prova una conclusione a giro senza fortuna. Gli azzurri non riescono però a creare grandi pericoli, nonostante l'imprecisione degli avversari. Tecnicamente piuttosto approssimativi, gli uomini di Fernando Batista comunque chiudono gli spazi e lottano su ogni pallone, rendendo poco fluida la manovra azzurra. Al 40' però su un errore del portiere Romo, Locatelli ruba palla e la serve Cambiaso che tocca per Retegui, rasoiata del genoano e 1-0 per l'Italia. La gioia dura due minuti perché su appoggio avventato di Donnarumma, Bonaventura pressato sbaglia il tocco e serve involontariamente Machis che insacca a porta vuota. L'erroraccio degli azzurri si sposa con un primo tempo piuttosto deludente.
Nemmeno la ripresa dell'Italia fa stropicciare gli occhi. Il gioco è spezzettato, le folate disorganizzate, predominano gli errori di impostazione. Addirittura si rende più pericoloso il Venezuela, che va al tiro prima con Rondon e poi con Cadiz, ma Donnarumma si oppone. Spalletti cerca di mescolare un po' le carte sperando di trovare il jolly e sostituisce Chiesa, Locatelli e Frattesi con Zaccagni, Jorginho e Pellegrini. La mossa si rivela vincente. Proprio Jorginho è infatti il protagonista dell'azione che al 79' dà il vantaggio agli azzurri: finta il tiro, penetra in area e serve Retegui che infila ancora una volta Romo, dimostrandosi una sentenza sotto porta. L'Italia chiude così la sua prima amichevole con una vittoria, ma anche con la consapevolezza che c'è ancora molto da lavorare.