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Scamacca, da comparsa ad attore protagonista dell’Atalanta alla conquista dell'Europa

Antonio Moschella
Gianluca Scamacca
Gianluca ScamaccaAFP/Canva
Il centravanti romano, profilo diverso dal classico attaccante concepito dal tecnico degli orobici, si è fatto spazio a suon di gol. E la sua assenza si è sentita contro la Juventus

Un carattere difficile, ma anche l’abilità innata di far gol e una forza fisica per resistere ai possenti centrali avversari. Le doti naturali di Gianluca Scamacca sono uniche in un'Atalanta che ha in lui l'unico vero e proprio ariete in grado di poter competere, per lo meno a livello fisico, con un difensore come Jonathan Tah, capitano e totem del Bayer Leverkusen che il prossimo 22 maggio contenderà agli orobici l'Europa League in quel di Dublino.

Assente per squalifica nella sconfitta della finale di Coppa Italia contro la Juventus, il romano è mancato non poco alla squadra di Gian Piero Gasperini, che però non ha comunque prodotto molto nella tre quarti avversaria. La debacle di Roma, tuttavia, potrebbe essere propedeutica per affrontare quella che è la miglior squadra d'Europa in questo momento. Essersi accorti di essere a volte poco efficaci è a volte importante per comprendere come rimediare agli errori. E la presenza di Scamacca all'Aviva Stadium è senza dubbio fondamentale per Gasperini.

Bomber

Parliamo, infatti, del principale bomber in Europa della Dea, con sei reti in 10 partite in Europa League, cinque delle quali nelle ultime sei partite, ha all'attivo 17 centri totali in 40 incontri. Un bottino non strepitoso ma che comunque riflette l'importanza del suo ruolo di terminale offensivo, capace però anche di fare da specchietto per le allodole per i difensori rivali e favorire dunque gli inserimenti delle seconde punte, le vere frecce storiche del gioco del Gasp.

Interrogato dai media su come sarebbe andata la finale di Coppa Italia con lui in campo, il centravanti ha risposto: "Se sarebbe cambiato qualcosa con me? Me lo sono domandato, ma è dura rispondere. Anche perché col senno di poi è semplice parlare. È stato un grande traguardo il conquistare due finali in un anno, dobbiamo fare tesoro della delusione di ieri e trasformarla in positività ed energia per mercoledì prossimo”.

Di sicuro c'è che la sua presenza garantirà un peso specifico diverso, e potrebbe favorire le folate di Ademola Lookman e Charles De Ketelaere, i principali indiziati a scortarlo per creare problemi alla difesa a tre della squadra di Xabi Alonso.

Le statistiche di Scamacca in Europa League
Le statistiche di Scamacca in Europa LeagueFlashscore

Esperienza

Arrivato l'estate scorsa per fare il definitivo salto di qualità, Scamacca ha pian piano preso spazio nell'Atalanta che sta dimostrando di essere una squadra sempre più europea. La mentalità offensiva e di un pressing costante a centrocampo, sono caratteristiche rare, e l'impiego di un centravanti come il romano, prevalentemente statico, ha fornito a Ederson e compagni una variante tattica cruciale, vista la possibilità di effettuare cross dal fondo e dai lati.

Dalla sua, inoltre, il centravanti nel giro della nazionale ha con sé l'esperienza della vittoria dell'anno scorso in Conference League con il West Ham. Un trofeo vinto in una stagione nella quale gli Hammers in Inghilterra non erano riusciti di certo a spiccare, come egli stesso ha ricordato: “Con Il West Ham eravamo a metà classifica ma abbiamo vinto… Le finali soprattutto in Europa sono partite a sé, non dobbiamo concentrarci sul fatto che non perdono da un anno ma presentarci solo con le nostre idee in campo”.

La finale
La finaleFlashscore

Gloria

Partito un po' in sordina a inizio campionato, anche per colpa di alcuni infortuni che ne hanno limitato il rendimento e anche l'integrazione in un modulo di gioco piuttosto esigente, Scamacca è diventato adesso protagonista assoluto nell'Atalanta targata Gasp. Dai piedi buoni e capace di giocare sia di sponda per associarsi coi compagni sia di rappresentare la punta finale del gioco armonioso dei nerazzurri, è il dodicesimo giocatore per minutaggio nella stagione in corso.

A lui faranno appello i tifosi della Dea che vuole fare la storia il prossimo 22 giugno, quando di fronte ci saranno gli interpreti del calcio più dinamico e virtuoso dell'annata attuale, contro i quali il possente e prolifico Harry Kane ha segnato un solo gol in 180 minuti, per quanto riguarda le partite di Bundesliga. A Scamacca, dunque, l'onore e l'onere di trascinare l'Atalanta a qualcosa di impensabile, ma che sicuramente potrebbe essere storico e glorioso. Perché se contro la Juventus in Coppa Italia la squadra bergamasca veniva vista come più in forma e ha finito per perdere meritatamente, l'etichetta di underdog potrebbe favorirla a Dublino. Dove potrà contare su un centravanti che oggi va all'assalto di un'Europa dove vorrà far bene anche con l'Italia di Luciano Spalletti.