Ruggeri e Scalvini, le giovani speranze azzurre della difesa dell'Atalanta
Nati entrambi in un periodo che va dal 2002 al 2003, Matteo Ruggeri e Giorgio Scalvini sono i due fiori della difesa nerazzurra, che verrà obbligata a un enorme sforzo contro l'atomico attacco del Bayer Leverkusen. I campioni di Germania, imbattuti da 51 partite, saranno infatti il test più arduo per la retroguardia orobica, che con Gian Piero Gasperini in panchina è spesso sollecitata a grandi sacrifici.
A comporre la difesa dell'Atalanta, dove in campionato in porta ha sempre giocato Marco Carnesecchi, ma n Europa il posto è di Juan Musso, come marcatore di destra dovrebbe esserci con ogni probabilità Giorgio Scalvini, un classe 2003 che gioca come un veterano e sarà uno dei tre componenti della linea ultima a protezione proprio dell'estremo difensore.
Cerniera
l secondo è un jolly difensivo capace di sganciarsi con profitto in avanti e anche di partecipare alla manovra. Il suo impiego da mediano difensivo, infatti, ne conferma l'estrema duttilità. Domani, tuttavia, Scalvini sarà chiamato prima di tutto a impedire ai tedeschi di sfondare le linee orobiche, e con ogni probabilità lo farà da marcatore destro. Destinatario del 33% dei tocchi nel terzetto difensivo, il classe 2003 è ormai un pezzo fondamentale nel meccanismo gasperiano, e domani sera sarà forzatamente richiesta la sua miglior forma.
dovrà scalare con il tempismo più accorto per rintuzzare al meglio le letali combinazioni tra Wirtz e Grimaldo, i due folletti a disposizione di Xabi Alonso sull'out mancino. In suo soccorso dovrà arrivare Davide Zappacosta, che in teoria dovrebbe occupare il lato destro del centrocampo atalantino.
Dall'altro lato, invece, toccherà al 2002 Ruggeri fare da quinto in ambe le fasi. Un compito piuttosto arduo vista la presenza del fumambolico Frimpong, uno scattista senza rivali, e le possibili diagonali di Adli, che è solito spaziare su tutto il fronte d'attacco. Come centrale di sinistra sarà invece Djimsiti il primo a dover fare la guardia nei pressi della porta di Carnesecchi. Per vincere contro gli invincibili, bisognerà dunque creare una cerniera importante in difesa.
Meno occasioni
Nell'annata in corso, dove sta provando a fare la storia puntando a un trofeo europeo mai prima d'ora conseguito, la Dea è migliorata nell'aspetto difensivo. Vuoi per un migliore filtro a centrocampo, vuoi per una migliore resa dei suoi due portieri. Di vero, però, c'è un dato su tutti: in Serie A gli atalantini sono la seconda squadra per occasioni concesse ai loro rivali, come indicati dal dato di 0,8 xG a partita. Un netto upgrade rispetto all'anno scorso, quando gli uomini del Gasp erano finiti decimi in questa speciale classifica.
Con un modulo praticamente speculare a quello dei campioni di Germania, che contro la Roma avrebbero potuto segnare più reti ma sono stati in qualche modo arginati dallo schieramento di Daniele De Rossi, i nerazzurri proveranno a opporsi allo strapotere tattico dei tedeschi a modo loro. Che è poi l'unico che conoscono e professano, ossia quello di una marcatura uomo a uomo in ogni parte del campo.
Una tattica rischiosa a dir poco, ma che potrebbe anche rivelarsi confacente al momento. L'importante, tuttavia, sarà chiudere bene dietro, con Scalvini a destra e Ruggeri a sinistra a rappresentare la giovane difesa italiana pronta a trasformarsi subito anche in controffensiva.