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Roma-Brighton, De Rossi alla prova De Zerbi: la meglio gioventù italiana si sfida in panchina

Raffaele R. Riverso
Daniele De Rossi deve guadagnarsi il proprio futuro
Daniele De Rossi deve guadagnarsi il proprio futuroČTK / AP / Jonathan Moscrop
Ad accomunare i due tecnici italiani non c'è solo la predilezione per il bello, ma anche il futuro incerto. Per ragioni diverse, infatti, entrambi non sanno ancora dove alleneranno l'anno prossimo

Fino a qualche giorno fa, Billy Costacurta non era sicuro che Daniele De Rossi potesse essere già definito allenatore. Eppure, difficilmente, i tifosi romani avrebbero potuto immaginare che la transizione post Mourinho potesse essere così piacevole.

E già, perché l'ex Capitan futuro ci ha messo ben poco a rimettere assieme i cocci di una squadra sull'orlo di una crisi di nervi che non riusciva più a tenere i ritmi polemici dello specialone e che voleva cominciare a concentrarsi solo sul campo.

Traghettatore a chi?

Ed è proprio quello che è successo con l'irruzione di DDR a Trigoria. E così, dopo appena sette incontri di campionato e due di Europa League, praticamente nessuno usa più il termine traghettatore per definire la sua attuale situazione.

C'è una differenza sostanziale, infatti, tra un allenatore che ha un contratto fino al 30 giugno e un altro che si limiterà, semplicemente, a portare la squadra, comunque vada, fino al 30 giugno. E De Rossi non appartiene più - sempre ammesso che lo abbia mai fatto - a questa seconda categoria.

Questo non vuol dire che Daniele abbia già conquistato la fiducia della famiglia Friedkin in vista della prossima stagione. Tuttavia, oltre al merito di aver placato l'ira della Curva Sud nei confronti della dirigenza,  vorrà pur dire qualcosa -  e qualcosa di buono - che i giallorossi siano stati costretti, dal suo arrivo, a cedere il passo soltanto all'Inter schiacciasassi di Simone Inzaghi?

L'ultima della Roma
L'ultima della RomaFlashscore

Il bel gioco

Ai 18 punti su 21 in Serie A fa, inoltre, il paio la qualificazione agli ottavi di Europa League, ottenuta ai playoff ai danni del Feyenoord. Ma se c'è una cosa che gli ha permesso di conquistare la stima di chi, come Costacurta, lo considerava un ex calciatore con buoni contatti nella società è, senza dubbio, il bel gioco immaginato alla lavagna che la sua squadra aspira a declinare in campo partita dopo partita.

Ed è proprio la predilezione per il bello che lo accomuna al suo rivale di domani sera, nell'andata degli ottavi di finale di Europa League: mister Roberto De Zerbi. Sebbene il Brighton arrivi all'Olimpico in uno dei peggiori momenti della propria stagione, il tecnico bresciano è, oramai, considerato uno dei migliori tecnici del vecchio continente.

L'ultima del Brighton
L'ultima del BrightonFlashscore

"La garanzia di spettacolo quando giocano le squadre di De Zerbi è assicurata - ha sottolineato il tecnico della Roma alla vigilia -  . Vediamo cosa succede quando si incontrerà con la mia. È la prima volta, abbiamo tante idee in comune. A me piace molto quello che lui ha proposto in questi anni, cerco di non allontanarmi troppo dalle sue idee, che sono anche quelle di tanti che l'hanno preceduto anche se lui è stato bravo a metterci del suo e a renderlo riconoscibile. Detto questo, non so se una partita spettacolare con tanti gol sia un vantaggio..."

Futuro da decidere

E, del resto, se uno come Pep Guardiola ti designa come suo erede naturale, qualcosa di buono l'avrai anche fatto. Non a caso, per evitare che il Manchester City possa anticipare le proprie mosse future, il Barcellona si è già messo sulle sue tracce in vista della prossima stagione.

E già, perché, un altro aspetto che condividono DDR e RDZ, la meglio gioventù italiana in panchina, è che, per ragioni diverse, nessuno dei due è ancora sicuro di dove allenerà la prossima campagna. De Zerbi ha l'imbarazzo della scelta, De Rossi, invece, non avrebbe dubbi, ma non dipende da lui. Non ancora.

Il match dell'Olimpico
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