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Mourinho: "La squadra ha giocato benissimo una partita difficile, da giocare e da gestire"

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José Mourinho
José MourinhoProfimedia
Il tecnico non nasconde i suoi meriti: "Serve esperienza per capire il lavoro che sto facendo. Sono in una fase della carriera in cui voglio dare gioia ai tifosi e migliorare i ragazzi e sono orgoglioso di questo".

José Mourinho ha parlato ai microfoni di Sky dopo il successo per 4-1 in Europa League della Roma contro il Feyenoord nei tempi supplementari: "Secondo me la squadra ha giocato benissimo una partita difficile, da giocare e da gestire - ha detto il tecnico. La situazione Dybala e l'infortunio di Wijnaldum non aiutano a gestire la gara. I ragazzi con concentrazione, coraggio e intelligenza nel gestire e nell'attaccare hanno fatto una grande partita. Feyenoord ottima squadra, ma siamo stati superiori". "Ho visto di tutto in 150 partite europee - ha continuato il tecnico. Avevo detto ai giocatori che oggi sarebbe stata una gara diversa da altre. L'importante era avere testa e con il mio staff abbiamo gestito una partita difficile, perché il cambio di Wijnaldum mi ha causato problemi. Abbiamo aspettato i supplementari per nuovi cambi ed è andato tutto bene, ma sono i ragazzi che giocano e sono contento per loro".

Mourinho non ha nascosto i suoi meriti nei successi di questa Roma: "Serve esperienza per capire il lavoro che sto facendo. Sono in una fase della carriera in cui voglio dare gioia ai tifosi e migliorare i ragazzi e sono orgoglioso di questo. Oggi, al di là di vincere o meno, sono sicuro che comunque i tifosi sono stati felici. Abbiamo i nostri limiti, ma ce la giochiamo sempre e tutti si sacrificano. Non sono mai arrabbiato, siamo una famiglia e vado con loro. Adesso dobbiamo riposare, pensare con tranquillità alla partita di Bergamo e dimenticare l'Europa League".

Il tecnico ha parlato poi di Dybala, che sembra rinato a Roma: "L'ultimo anno di Juventus è stato difficile: la mia sensazione è che cercava la gioia persa e l'ha trovata qua. Ha trovato un allenatore che lo capisce, un pubblico che lo ama e uno spazio sul campo in cui essere leader per la sua qualità e la sua personalità. Lui penserà che ha qualità per giocare nelle squadre più forti del mondo e, se è così, fa bene. Però qui ha trovato gioia, oggi è entrato e mi sembra che abbia finito bene".