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Monchi: "La Roma fa paura perché è forte" e Rakitic: "Qui perché ce lo siamo meritato"

ANSA
Rakitic
RakiticAFP
Il ds spagnolo e il centrocampista croato hanno parlato prima della finale contro la Roma.

Sono contento di giocare questa finale e di giocarla contro la Roma. Mourinho è un allenatore top". Così il dirigente del Siviglia Monchi alla vigilia della finale di Europa League a Budapest contro la 'sua' Roma dove ha passato due anni e raggiunto una semifinale di Champions dopo la rimonta col Barcellona. "Fa un po' paura perché è forte - aggiunge Monchi - La sua Roma non perde, sei tu che devi vincere. Penso la spunterà chi farà meno errori".

E sul suo passato giallorosso: "Avrei potuto fare di più".

Le finaliste di Europa League
Le finaliste di Europa LeagueFlashscore

"Essere di nuovo qui mi fa sentire orgoglioso e particolarmente motivato, e desiderare di far vedere al mondo del calcio cosa significa l'Europa League per noi del Siviglia". A dirlo, alla vigilia della finale contro la Roma, è il croato Ivan Rakitic (35), che il trofeo in palio domani lo ha già vinto con la maglia del club andaluso, dove poi è tornato dopo l'esperienza al Barcellona.

Le sue parole fanno capire quanto a Siviglia tengano a questa Coppa. "Vogliamo fare festa, ancora una volta, con i nostri tifosi - dice ancora Rakitic -, anche se sarà difficile perché loro (la Roma ndr) sono una grande squadra. Però per quei dodicimila e più sivigliani che sono qui e per quelli che sono rimasti a casa, vogliamo portare a casa questa Coppa.

Non vediamo l'ora di scendere in campo, il nostro cammino negli ultimi mesi rende tutto questo molto speciale". Ma quanto pesa la storia, e la tradizione del Siviglia, in questa finale? "Non pesa la storia, non conta niente - risponde -, siamo qui perché ce lo siamo meritato. Nessuno ti regala niente, e nei turni a eliminazione diretta siamo stati sempre migliori degli avversari".