Le altre di Europa League: lo United non decolla, il Galatasaray domina nel secondo tempo
Nel primo turno di Europa League non sono mancati risultati inaspettati e gol strepitosi. L'unica italiana in campo, la Lazio, ha battuto 3-0 la Dinamo Kiev sul campo neutro di Amburgo.
Manchester United-Twente 1-1
Il Manchester United conquista la vittoria facendo intimorire più volte i suoi tifosi: diverse amnesie difensive per i Red Devils, comunque superiori e in grado di sovrastare tecnicamente il dolce e caro Twente, club di cui è stato per anni giocatore e allenatore Erik Ten Hag.
Nessuna pietà dei padroni di casa, i quali hanno aperto le marcature, dopo un periodo di discreta sofferenza, con Christian Eriksen. Il trequartista danese non ha esistato a calciare con forza un pallone capitato nei suoi piedi dopo un rimpallo, calciandolo splendidamente nell'angolino e facendo gioire l'Old Trafford.
Le fragilità difensive dello United, nel secondo tempo, hanno permesso al Twente di pareggiare clamorosamente l'incontro al 68' con l'ex Atalanta Sam Lammers.
Disattenzione imperdonabile per un club dello spessore dei Red Devils, crollato dinanzi ad un timido pressing degli avversari, bravi comunque a capitalizzare bucando le mani di Andre Onana.
Inutile il forcing finale dei padroni di casa, che sono caduti malamente davanti ai loro tifosi fallendo nel trovare il gol nel finale.
Nizza-Real Sociedad 1-1
Grandi emozioni all'Allianz Rivera, dove Nizza e Real Sociedad si sono date battaglia giocando a testa alta e producendo 90' divertentissimi.
Nella prima frazione, i padroni di casa hanno preso da subito il sopravvento, andando però sotto al 18' con il calcio di prima perfetto di Ander Barrenetxea, trovando fuori dall'area dal passaggio calibrato di Brais Mendez.
I rossoneri hanno comunque continuato a giocare con ritmo ed esplosività, rimettendo in parità l'incontro a 20 secondi dal termine della prima frazione: letale una respinta fortunosa degli ospiti in area di rigore, ribattuta con precisione da Pablo Rosario nell'angolino basso della porta difesa da Alex Remiro.
Nella ripresa il Nizza ha dimostrato di volere di più la vittoria dei rivali, spingendo con coraggio verso la porta avversaria e conquistando un calcio di rigore vitale 53'. Sul dischetto si è presentato il giovane Evann Guessand, il quale si è però fatto ipnotizzare dall'estremo difensore avversario, bravo nel respingere con forza il penalty.
La clamorosa chance fallita dai padroni di casa ha rallentato visibilmente il loro ritmo, rendendo la gara più equilibrata fino al termine dei 90'.
Galatasaray-Paok Salonicco 3-1
Pareggio a reti bianche nella prima frazione al Rams Park, all'interno del quale è stato netto il dominio dei padroni di casa, incapaci però di gonfiare la rete nonostante le diverse occasioni nitide create.
Nei secondi 45' le emozioni, invece, sono fioccate, con due gol in rapida successione e tante occasioni avute specialmente dal Galatasaray. Al 48' il match si è sbloccato con uno sfortunato autogol di Rahman Baba, difensore del PAOK. La formazione greca, però, è riuscita con forza a pareggiare l'incontro con la rete in contropiede di Giannis Kostantelias, arrivata al 67'.
Gli ospiti si sono però dovuti piegare, successivamente, al forcing spietato dei turchi, costantemente lanciati in attacco e pericolosi con Victor Osihmen e Dries Mertens. Proprio il nigeriano ex Napoli, al 75', ha permesso alla formazione di casa di ritornare in vantaggio, facendo una sponda preziosa in area per Yunus Akgun, autore del gol del 2-1.
Ottimo secondo tempo del Galatasaray, che ha chiuso il discorso al 95' con il subentrato Mario Icardi, al ritorno dopo un infortunio muscolare e subito bravo a ritrovare il gol.
Anderlecht-Ferencvaros 2-1
Un primo tempo noioso e poco ritmato ha lasciato velocemente spazio a una seconda frazione energica e ricca di emozioni.
La prima vera occasione del match è arrivata al 60', quando la gara si è sbloccata con la rete di Yari Verschaeren. Il 10 dell'Anderlecht ha calciato da fuori area, trovando una traiettoria non irresistibile ma letale per Denes Dibusz.
Il club ungherese si è letteralmente fatto da parte nei secondi 45', andando in blackout e concedendo un rigore ingenuo al 66'. Ottima la giocata dell'ex Southampton Samuel Edozie, capace di ubriacare la difesa avversaria e bravo a farsi sgambettare. Dagli 11 metri infallibile Kasper Dolberg, autore del gol del 2-0 che manda ko il Ferencvaros.
L'ingenuità di Nilson Angulo, protagonista di una doppia ammonizione in 3', ha però ravvivato gli ospiti, fino a quel momento inguardabili sul terreno di gioco di Bruxelles.
La formazione biancoverde ha approfittato della superiorità numerica per accorciare le distanze all'86', quando Adama Traore ha sorpreso la difesa avversaria siglando la rete del 2-1 e riducendo lo svantaggio.
Niente da fare però nel finale, dove l'Anderlecht ha gestito con carattere il vantaggio superando anche il deficit dell'uomo in meno: vittoria ottenuta con qualità e coraggio dal club belga.
Midtjylland-Hoffenheim 1-1
Alla MCH Arena un primo tempo con pochissime emozioni, sbloccato da una perla di Dario Osorio al 42'. Il cileno si è smarcato sulla corsia di destra, convergendo verso il centro e lasciando partire un tiro a giro meraviglioso che si è insaccato nel sette.
Nella ripresa il Midtjylland si è dovuto piegare alla prodezza di Max Moerstedt, autore di un gol da cineteca in extremis con una mezza rovesciata su assist del neoentrato Pavel Kaderabek. Grande beffa per la formazione danese, ripresa nel finale da un Hoffenheim con meno meriti degli avversari ma, in ogni caso, in grado di conquistare un punto importante.
Ludogorets-Slavia Praga 0-2
Equilibrio totale in Bulgaria tra Ludogorets e Slavia Praga, con entrambe le formazioni protagoniste di un lungo periodo di possesso palla e di studio incessante, terminato al 37' con la rete del vantaggio ospite.
Decisiva la disattenzione della difesa di casa su un pallone vagante sulla trequarti, sul quale si è avventato Tomas Chory. Il numero 25 ha poi pescato in profondità il compagno Matej Jurasek, libero di gestire il pallone e di infilare Sergio Padt con un tiro ravvicinato.
La formazione di casa è poi crollata definitivamente nella seconda frazione, dove lo Slavia Praga ha incessantemente creato occasioni trovando infine il meritato gol del 2-0. A segno Mojmir Chytil, attaccante ceco pescato perfettamente da Lukas Provod per siglare la rete del ko per il Ludogorets.
Bodo/Glimt-Porto 3-2
Il Bodo/Glimt inizia la propria avventura in Europa League nel migliore dei modi e trascinata dall'ex Milan Jens-Peter Hauge.
L'ala norvegese ha siglato una doppietta fondamentale (40' e 62'), portando prima in vantaggio i padroni di casa e poi portando i suoi di due gol avanti.
La formazione portoghese ha aperto e chiuso le marcature, sbloccando il match e andando avanti all'8' con Samu Omorodion (gol subito pareggiato da Kasper Hogh al 15') e accorciando le distanze al 90' con Deniz Gul.
Grande prova di forza dei padroni di casa, che hanno siglato la rete del 3-1 poco dopo esser rimasti in dieci uomini a causa dell'espulsione di Isak Maatta, riuscendo poi a resistere agli attacchi avversari conquistando i tre punti.
AZ Alkmaar-Elfsborg 3-2
L'AZ Alkmaar vola grazie al solito Troy Parrott, protagonista di un avvio di stagione superlativo ricco di gol e grandi giocate. Questa volta, l'irlandese ex academy del Tottenham, ha siglato la rete decisiva su calcio di rigore, realizzato al 74' per regalare la vittoria al club olandese.
Prima del gol del numero 9, le due compagini hanno combattuto ferocemente realizzando due gol per parte.
Nell'AZ da segnalare l'ottima prova del giovanissimo Ruben Van Bommel, autore di una doppietta favolosa: prima il gol al 44', in grado di rimettere in equilibrio il match sbloccato al 23' dall'avversario Timothy Ouma, poi la rete del sorpasso siglata pochi minuti dopo l'inizio della seconda frazione, al 50'.
L'Elfsborg non ha però mai smesso di crederci, trovando la rete del nuovo pareggio al 53' con Simon Hedlund. Decisivo quindi il sopra citato Parrott, freddo dagli 11 metri per realizzare il gol del 3-2. Nel finale rosso diretto per Sebastian Holmén, il quale ha condannato i suoi ad una sconfitta dolorosa.
