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L'eterno conto alla rovescia di Dybala, l'unica Joya per accecare il Siviglia

Antonio Moschella
L'eterno conto alla rovescia di Dybala, l'unica Joya per accecare il Siviglia
L'eterno conto alla rovescia di Dybala, l'unica Joya per accecare il SivigliaAFP
La presenza dell'argentino tra i convocati per la finale di Europa League è la principale speranza per José Mourinho di trionfare contro un avversario sulla carta più abile

Con la palla tra i piedi e una solida condizione mentale, Paulo Dybala è probabilmente il giocatore più artistico di questa Serie A che sta finendo. E il suo arrivo a Roma da gran conquistatore, celebrato in pompa magna 10 mesi fa, non ha negato le aspettative, visto che solamente le indisposizioni fisiche hanno frenato la Joya.

Prossimo a compiere i 30 anni d'età, il nativo di Cordoba sta vedendo concludersi una stagione nella quale la sua presenza nella squadra di José Mourinho è stata spesso l'unica origine di un certo tipo di gioco propositivo negli ultimi quaranta metri. Perché il talento e la visione panoramica non gli mancano, ma come al solito sono stati i muscoli a tradirlo.

Sebbene adesso sia la caviglia, martoriata dopo uno scontro di gioco nel match con la Salernitana, a limitarlo, il mancino argentino sente nuovamente il corpo fargli da attrito nel momento in cui la squadra ha più bisogno di lui. Ossia alla vigilia di una finale di Europa League nella quale la sua presenza sarebbe fondamentale per provare a vincere.

Pretattica

"Onestamente penso che a Budapest non potrà giocare, ma ho la speranza che possa andare almeno in panchina e magari aiutarci come ha fatto ai quarti di finale". Con queste parole, José Mourinho ha commentato la situazione relativa a Dybala. Una dichiarazione che, visti i precedenti dello Special One, potrebbe far pensare anche a una misura volta a fare pretattica, liberando il calciatore dalla pressione.

Eppure, facendo riferimento ai quarti di finale, ossia quando l'argentino è entrato in campo contro il Feyenoord segnando il gol che ha portato l'eliminatoria ai supplementari, poi vinti, il tecnico portoghese ha comunque scomodato un precedente importante. 

Perché Dybala è in possesso della scintilla in grado di accendere il fuoco. È lui l'unica Joya che può accecare un Siviglia che in finali di Europa League vanta una solidissima esperienza e che arriva a Budapest da favorito, specialmente per via dei tanti problemi fisici che stanno affliggendo la Roma.

Speranza

Le statistiche di Dybala in Europa League
Le statistiche di Dybala in Europa LeagueFlashscore

Senza Dybala è una Roma totalmente diversa. Obbligata a un catenaccio forzato e forzoso nella trasferta di Leverkusen, la squadra di Mourinho sa che nelle grandi occasioni la svolta può arrivare solo dal suo miglior solista, uno che quest'anno è stato messo nelle condizioni di giocare in libertà per creare al massimo.

Con lui in campo per 90 minuti, la Roma ha perso quest'anno solamente a Razgrad, Udine e a Napoli, mentre in Europa League il suo contributo nella fase a eliminazione diretta comprende un assist e due reti, l'ultima quella cruciale contro il Feyenoord. Il suo modo di vedere il calcio lo rende un elemento unico nella rosa giallorossa e anche in Serie A, dove probabilmente solo il suo concittadino Angel Di Maria può rivaleggiare con lui in quanto a tecnica individuale.

Consapevole di non poter giocare più di una mezz'ora abbondante, Dybala prepara il suo avvicinamento alla finale di Budapest, dove il suo connazionale Erik Lamela, ex romanista, lo aspetta con ansia. I dubbi sulle sue condizioni fisiche contrastano con l'unica certezza: anche se al 30% della forma il mancino di Cordoba verrà convocato da Mourinho. E l'eterna attesa avrà come epilogo la sua presenza in panchina a Budapest. 

Perché se esiste una speranza di vittoria per i giallorossi in finale contro il Siviglia, questa è rappresentata dal luccichio del loro unico gioiello. Un gioiello che, seppur spesso nel cassetto, quando è stato sfoggiato in pubblico ha illuminato la scena.