Gattuso contro De Zerbi, due facce diverse degli italiani all'estero in Europa League
All'anagrafe, Gennaro Gattuso ha solamente 18 mesi in più rispetto a Roberto De Zerbi, con il quale non ha mai condiviso uno spogliatoio ma alcune situazioni di vita in momenti distinti. Da calciatori i due hanno vissuto vite totalmente asimmetriche, con il faticatore calabrese capace di fare incetta di titoli collettivi e il fantasista bresciano sempre alle porte dei grandi palcoscenici ma mai davvero capace di fare breccia, nonostante un talento sopraffino.
Oggi, invece, lo scenario delle grandi occasioni sarà il Vélodrome, nuova casa di Rino, dove il Marsiglia e il Brighton si sfideranno in una delle contese più appetitose di questa giornata di Europa League. Una contesa che vede gli inglesi con l'obbligo di vincere dopo la sconfitta al primo match, mentre i padroni di casa hanno maggior margine d'errore dopo il pareggio all'esordio.
Virtù opposte
Di sicuro, nessuno dei due allenatori vorrà speculare. Il primo, Gattuso, intende trovare la sua prima vittoria dopo il suo insediamento alla Commanderie, centro sportivo nel quale l'aria è pesante e i tifosi organizzati hanno spesso voce in capitolo. Lottatore indomito da calciatore, nelle vesti di tecnico l'ex Milan ha voluto cambiare filosofia, facendo leva sul palleggio dal basso per ricamare gioco fin da subito, puntando su un indiscutibile 4-3-3 nel quale gli esterni, spesso a piede invertito, sono fondamentali.
Eclettico e virtuoso in campo, De Zerbi ha invece mantenuto il suo modo di vivere il calcio anche in panchina, dove ha sempre cercato la bellezza e l'arabesco, come accadeva quando era giocatore. Il suo cursus honorum è stato più veloce di quello del suo connazionale, sebbene non l'abbia ancora portato in nessuno scenario di prestigio, ma quanto realizzato l'anno scorso a Brighton e confermato quest'anno sta dando prova della sua splendida concretezza.
Carriere parallele
"Il nostro dovere è di accendere la luce allo stadio", ha detto Gattuso, consapevole di essere di fronte a una prova importante per far capire alla piazza quanto il suo progetto sia sostenibile e valido. Lui, che dopo dieci anni di carriera da tecnico sta vivendo un momento di reset, è arrivato nella caldissima Marsiglia per cercare il riscatto dopo alcuni anni difficili. La vittoria della coppa Italia a Napoli è stata un traguardo importante, ma dopo la mancata qualificazione in Champions nella stagione 2020-21 la sua inerzia è cambiata, e la breve parentesi al Valencia è risultata nefasta. Ora, il tentativo di rilancio con una squadra piena di incognite e in una situazione ambientale di certo non favorevole.
Per quanto riguarda De Zerbi, invece, l'hype è montato fortemente negli ultimi anni. Profeta di un calcio offensivo di stampo moderno, nel quale il movimento costante degli interpreti è alla base del gioco, uno dei tecnici più rampanti del momento arriva alla prima esperienza europea con il dovere di far bene anche in un torneo continentale. Già ben integrato in Premier League, dove l'anno scorso ha ottenuto una storica qualificazione in Europa League facendo rendere al meglio elementi come Moises Caicedo, terzo giocatore più caro di sempre, oggi il bresciano deve dimostrare di poter salire un altro gradino. Anzi, un gradone come quelli che il suo amato Zeman faceva saltare ai suoi calciatori.
Un precedente incandescente
Fino a questo momento si sono registrati 10 precedenti tra i due, nei quali Gattuso risultato in vantaggio con cinque vittorie, mentre De Zerbi si è imposto in due occasioni e tre volte è finita in pari. Il precedente più significativo, tuttavia, risale al giugno del 2016. Parliamo dello spareggio di promozione in Serie B tra il Foggia, allenato dal bresciano, e il Pisa, diretto dal calabrese. In quell'occasione, dopo il 4-2 per i toscani nel match d'andata, il ritorno in Puglia fu caratterizzato da un lancio di oggetti, tra i quali una bottiglia che colpì l'allora tecnico nerazzurro. I disordini e l'invasione di campo da parte dei tifosi foggiani, scontenti del risultato, furono la conseguenza dell'elevata temperatura generata dall'incontro, alla fine del quale fu il Pisa a essere promosso.
Stasera, al Vélodrome l'ambiente potrebbe essere anche più dantesco di quello di sette anni fa allo Zaccheria. Questo perché il Marsiglia ha un disperato bisogno di una vittoria che possa infondere fiducia al progetto di Gattuso, cosciente di essersi infilato in una polveriera. Dall'altro lato, De Zerbi non potrà fallire l'approccio alla gara se non vorrà rischiare di ritrovarsi già con un piede fuori dall'Europa League dopo appena due giornate.