Europa League: il Siviglia batte 2-1 la Juventus ai supplementari e va in finale
Per la partita di ritorno di Europa League a Siviglia, Allegri decide di lanciare a sorpresa Kean titolare, mentre a centrocampo dà fiducia a Fagioli accanto a Rabiot e Locatelli. Sulla sinistra presenta invece un’altra sorpresa, Iling Jr, che aveva fatto molto bene da subentrato all’andata. Dall’altra parte Mendilibar può riabbracciare Suso, inizialmente in panchina, e recupera sulla fascia destra Ocampos che aveva messo a ferro e fuoco la difesa bianconera all’andata prima dell’infortunio.
Al Ramón Sánchez-Pizjuán la Juve viene accolta da una marea rossa sugli spalti, ma i bianconeri non sembrano subire la torcida sivigliana e partono aggressivi. Ill Siviglia ribatte colpo su colpo e con il passare dei minuti prende in mano il pallino del gioco cercando di sorprendere la Juventus sulle fasce con le incursioni Navas-Ocampos da una parte Acuña-Bryan Gil dall’altra.
Al 14’ Fagioli conquista un corner con un tiro da fuori deviato e chiede a Di Maria di farglielo battere, fa bene perché il cross per il colpo di testa di Gatti è perfetto, ma Bono riesce a respingere. Dieci minuti più tardi è invece il Siviglia ad andare vicinissimo al gol con una folata improvvisa e Szczesny deve compiere un miracolo per opporsi al colpo di testa di Ocampos. Il portiere polacco si deve ripetere più tardi su una bordata da fuori di Acuña. La partita va però avanti a folate e nel mezzo c’è l’occasione d’oro per Di Maria, che tutto solo davanti al portiere marocchino del Siviglia sbaglia il pallonetto.
Il primo tempo continua sui ritmi indiavolati come il rosso che tinge lo stadio, ma la Juventus c’è e dà battaglia: i bianconeri sfiorano ancora il gol, stavolta con Kean, che scatta bene sulla destra e incrocia ma la palla, a Bono battuto, colpisce il palo. Nel finale Fagioli è costretto a uscire per un impatto violento con Gudelj e viene sostituito da Paredes. Pochi minuti dopo la Juventus trova il gol con Rabiot ma viene annullato per posizione irregolare di Locatelli che aveva fornito l’assist.
Il secondo tempo inizia senza cambi, con le squadre che riprendono ad attaccare. Dopo qualche folata del Siviglia, è Rabiot a farsi vedere con due ottime progressioni, ma se nella prima la conclusione è troppo centrale, nella seconda il diagonale è troppo angolato. Poco dopo Paredes calibra un bel cross per Bremer ma la palla colpita di testa dal centrale brasiliano sfiora il palo. Mendilibar sostituisce Oliver Torres con una vecchia conoscenza del campionato italiano, Suso, assente all’andata e recuperato in tempo per il ritorno. Allegri risponde con Chiesa e Vlahovic al posto di un opaco Di Maria e di un ottimo Kean, che però aveva speso molto.Proprio il serbo appena entrato, al 65' porta in vantaggio la Juventus. Sopraffino il lob con cui supera Bono in uscita, sfruttando un assist di Rabiot rimpallato da un difensore.
Il Siviglia ferito attacca veemente e alla rinfusa, creando scompiglio nell’area bianconera che però regge l'urto. Gli andalusi così ci provano da fuori, e fanno centro: Suso trova il jolly da lontano su una palla recuperata da Lamela a Chiesa, la palla si infila alla destra della porta difesa da Szczesny. Stavolta il portiere bianconero non riesce a compiere il miracolo, gli riesce però al 90', con un volo d'angelo che toglie la palla diretta all'incrocio dal colpo di testa di En-Nesyri.
Dopo il pareggio speculare dell'andata, si vai ai tempi supplementari. I ritmi si abbassano, le squadre sembrano stanche. La Juve ha una buona opportunità con Chiesa ma a segnare è il Siviglia con Erik Lamela, che al 95' sfrutta di testa un cross di Brian Gil e batte Szczesny. Due gol di due ex conoscenze italiane, l'ex milanista Suso e l'ex giallorosso Lamela. Al 115' Acuña perde tempo e viene espulso per doppia ammonizione. La Juve prova il forcing finale ma non riesce a sfondare il fortino di Mendilibar.
In finale contro la Roma ci va così il Siviglia. Gli spagnoli in questa competizione si dimostrano ancora una volta perfettamente a loro agio, nonostante un pessimo campionato che li ha visti galleggiare nelle parti basse della classifica. Un'annata da dimenticare invece per la Juventus, che ora aspetta solo di sapere l'entità della penalizzazione in campionato che potrebbe escluderla dalla prossima Champions League.