Lo sponsor contro la Juve: dai giocatori bianconeri "atteggiamenti del tutto censurabili"
"Manderò una lettera ai vertici del club perché non ritengo assolutamente accettabile che giocatori che portano il nostro marchio sulla maglia tengano atteggiamenti del tutto censurabili e su cui non ammettiamo alcuna scusa legata all’agonismo sportivo".
Giacomo Campora, ceo di Allianza Italia, ha comunicato ai propri dipendenti e agenti, attraverso un videomessaggio, l'intenzione si farsi sentire con la Juventus per prendere le distanze dalle immagini poco edificanti viste durante la rissa avvenuta nei minuti finali della semifinale d'andata di Coppa Italia disputata contro l'Inter e costata l'espulsione a Romelu Lukaku, squalificato per doppia ammonizione per la sua celebrazione, e a Juan Cuadrado (tre turni) e Samir Handanovic (uno) per essere arrivati letteralmente alle mani. A rivelarlo, il Corriere della Sera.
Il dirigente dell'azienda che dà il nome allo Stadium bianconero è molto attivo su Twitter dove spazia in scioltezza da un campo all'altro. E che quanto successo dopo il rigore trasformato da BigRom lo avesse colpito lo dimostra il fatto che ha condiviso un post del quotidiano francese L'Equipe che stigmatizzava gli insulti razzisti ricevuti dal centravanti nerazzurro: "Romelu Lukaku è un campione", il suo commento.
Quello di Campora è tutt'altro che un semplice rimbrotto, considerato che Allianz, oltre ad aver versato nelle casse bianconere oltre 150 milioni per dare il proprio nome all'impianto dove la Juventus gioca le proprie partite in casa fino al 2030 è presente anche sulle pettorine, sulle maglie da allenamento e sul retro delle divise delle Women.