Coppa Italia: colpaccio del Pisa allo Stirpe, passano Lecce, Salernitana e Cagliari
Frosinone-Pisa 0-3
Clamoroso allo Stirpe, verrebbe da dire. Perché il trionfo del Pisa in casa del Frosinone, che fino a pochi mesi fa militava in Serie A, non era certo un risultato atteso dai più. Inoltre, si tratta praticamente di un match nel quale non c'è quasi mai stata storia, visto che dei tre gol segnati dai toscani i primi due sono arrivati al 28esimo e al 44esimo rispettivamente con Tramoni e Bonfanti. A mettere il sigillo, poi, è arrivato all'89esimo il centro di Arena che sanciva il colpaccio dei pisani.
Lecce-Mantova 2-1
Soffre non poco il Lecce per spezzare un combattivo Mantova. I pugliesi sono andati in vantaggio con Gasper al 14esimo e hanno cercato di gestire e poi di raddoppiare, ma senza successo. Al 73 è arrivato poi il pareggio ospite con Bragantini. Nonostante tutto, la forza di volontà e la voglia di vincere hanno prevalso tra i giallorossi, che all'86esimo anno trovato il gol della vittoria con Krstovic.
Salernitana-Spezia 4-3 (d.c.r)
Spettacolo all'Arechi, dove si vive una partita con tanti gol. Dopo essere passati in vantaggio con Candelari al 43esimo, lo Spezia ha raddoppiato due minuti dopo con Soleri. Poi al 53esimo la Salernitana ha accorciato le distanze Kallon, prima che lo stesso Soleri segnasse di nuovo. Al 68esimo il centro di Dia ha riaperto il discorso qualificazione, e al 93esimo è stato lo stesso Dia a siglare il gol del 3-3 che portava la contesa ai calci di rigore. A trionfare sono i campani, che non falliscono nessuna esecuzione dal dischetto, mentre per i liguri è fatale l'errore di Nagy alla terza esecuzione.
Cagliari-Carrarese 3-1
Solida prestazione del Cagliari, che sfrutta il fattore campo e si impone per 3-1 sulla Carrarese. I sardi si sono portati in vantaggio al 33esimo con Piccoli, per poi trovare il raddoppio al 41esimo con Pavoletti. Nella ripresa gli ospiti hanno provato a rimettersi in gioco con il gol di Panico al 55esimo, ma al 71esimo è arrivata la sentenza di Prati, che permetteva così agli isolani di mettere al sicuro risultato e qualificazione.