Coppa Italia, Atalanta-Fiorentina atto II: sognando l'Europa e l'en plein stagionale
Stasera, in occasione della semifinale di ritorno della Coppa Italia, la Fiorentina potrebbe pagare a carissimo prezzo non essere riuscita a capitalizzare meglio la netta superiorità ostentata nella partita d'andata chiusa con un misero, per i viola, 1-0 firmato Mandragora, autore di un golazo.
Nelle ultime tre settimane, infatti, l'Atalanta ha recuperato il tono fisico e mentale dei tempi migliori ed è pronta a ribaltare i toscani: "La Coppa Italia è il trofeo più accessibile per noi", aveva assicurato Gian Piero Gasperini prima di eliminare il Liverpool dall'Europa League.
I sogni europei
Oltre a ottenere il pass per la semifinale continentale (dove se la vedrà con l'Olympique di Marsiglia, dopo aver superato il principale favorito del torneo), la Dea è riuscita a ridurre a uno i propri punti di distacco in campionato dalla Roma che con il suo quinto posto segna il confine tra chi andrà in Champions e chi no. Quantomeno via Serie A.
E già, perché la qualificazione alla prossima edizione, la prima col nuovo formato, della massima competizione continentale potrebbe arrivare anche vincendo l'Europa League e, in finale, i bergamaschi potrebbero ritrovare proprio i giallorossi di Daniele De Rossi.
Questa, però, è un'altra storia. E, del resto, anche il sogno europeo della Fiorentina. Prova ne sia che all'orizzione c'è la seconda semifinale consecutiva di Conference League (questa volta contro il Brugge).
Turnover viola
In questo momento, tuttavia, l'obiettivo di entrambe non può che essere quello di raggiungere la Juventus in finale di Coppa Italia. Il che sarebbe, inoltre, sinonimo di Supercoppa italiana. Basti pensare al massiccio turnover della Fiorentina all'Arechi, dove sono bastati mezza squadra e due gol nel quarto d'ora finale per avere la meglio della Salernitana.
"Ci tengo a sottolineare che non abbiamo dato priorità a un obiettivo piuttosto che un altro. È ovvio che la testa va a Bergamo e sappiamo che ci sarà un ambiente carico e caldissimo. Tuttavia vi posso assicurare che oggi sono rimasti a casa calciatori che davvero non erano in grado di scendere in campo".
Chiaro il riferimendo di Vicenzo Italiano a Bonaventura, Beltran e Gonzalez: "Hanno dei problemi, non sono rimasti a casa per risparmiarli. Speriamo di recuperarli perché mercoledì abbiamo una gara importantissima. Sapete quando determinano Jack, Lucas, Nico per noi. Abbiamo perso qualche pedina, ma vincere non è mai facile e oggi l’abbiamo fatto lo stesso".
E la verità è che fino all'ultimo momento, il tecnico viola non saprà se potrà contare su Andrea Belotti, anche lui acciaccato.
La saggezza del Gasp
Problemi di abbondanza, invece, per il Gasp che ha tutto il proprio arsenale, o quasi, a sua disposizione per puntare alla sua terza finale di Coppa Italia. Le prime due le ha perse.
"Vincenti solo se si vince un trofeo? Ma no, è un'idiozia. È come se dicessi a un giornalista "Non sei direttore? Allora sei perdente?". Bisogna raggiungere ognuno i propri traguardi, se no nella vita saremmo tutti perdenti e non funziona così. Mi ritengo fortunato per quanto fatto nelle varie piazze in cui sono stato".
Voglia di en plein
Gli scontri diretti dicono Italiano (5 vittorie, due pareggi e due sconfitte contro Gasperini) e, guardando i turni precedenti, la Fiorentina ha dimostrato di saperci fare anche in caso di arrivo ai rigori (eliminate dal dischetto Parma e Bologna). Ciononostante, l'Atalanta vista a Anfield Road può tranquillamente battere chiunque sul proprio campo con due gol di scarto.
Quello che è certo è certo è che a fine aprile la Viola e la Dea sono ancora in corsa per i propri obiettivi su tutti e tre i fronti: nell'Europa del calcio che conta, soltanto Paris Saint Germain e Bayer Leverkusen possono dire altrettanto. E, quindi, chapeau a entrambi gli allenatori e buon divertimento.