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Coppa del Re, il Real Madrid guadagna la finale con Benzema protagonista con una tripletta

Antonio Moschella
Benzema si complimenta con Vinicius dopo il primo gol
Benzema si complimenta con Vinicius dopo il primo golAFP
In meno di 15 minuti il francese ribalta il trend dell'eliminatoria delle semifinali, permettendo ai Blancos di imporsi al Camp Nou in un match dopo il quale si è portato il pallone a casa

Quando c'è da decidere le partite di eliminatorie spinose, Karim Benzema risponde sempre presente. Nel suo Clásico numero 46, che lo rende il più presente di sempre in questa mitica contesa dietro Sergio Busquets (47 con quello di oggi), il francese si è reso protagonista di uno show di quelli indimenticabili, di quelli che tempo fa vedevano come protagonisti Lionel Messi e Cristiano Ronaldo. La sua tripletta, maturata tutta nella ripresa, è l'ennesima consacrazione del Pallone d'oro 2022. Secondo giocatore del Real a segnare una tripletta al Camp Nou dopo Ferenc Puskas, il francese ha onorato come non mai la fascia di capitano del club blanco.

Lui, che al Real Madrid arrivò nell'estate del 2009 insieme a CR7 e Kaká, è rimasto fedele alla Casa Blanca, in quanto uomo fidato del presidente Florentino Perez. E nella notte di oggi al Camp Nou ha ribadito come a 35 anni continua a essere decisivo in partite del genere, dove la classe e la concretezza fanno sempre la differenza. E se dopo lo 0-1 dell'andata il Real è riuscito a ribaltare l'andamento dell'eliminatoria, il merito è principalmente del ragazzo di Lione. Da capitano, Benzema si è calato nella parte del condottiero tecnico e mentale, mettendo la sua griffe nei tre gol che hanno demolito un Barcellona inerme e dominato in ogni zona del campo.

La sua incidenza nel match è riassumibile in un quarto d'ora di armoniosa capacità. Una capacità esemplificata dall'assist del primo gol, quando dopo un contropiede perfettamente imbastito da Vinicius, ha permesso al brasiliano di sbloccare il risultato con un colpo anticipato di punta. Poi sono arrivati prima un colpo chirurgico dal limite dell'area e un'esecuzione fredda e rilassata di un calcio di rigore. Dal 45' del primo tempo al 14' della ripresa, Karim the Dream è entrato in tre reti che hanno scombussolato i rivali e dato prova della solidità dei Blancos, 

La chiusura d'autore, arrivata tramite un leggero tocco di piatto dopo un assist funambolico di un Vinicius che merita anch'egli una medaglia d'onore, era la ciliegina sulla torta che gli permetteva di portarsi a casa un pallone simbolico. Quello di una tripletta storica che porta il Real in finale contro l'Osasuna. Una vendetta minima contro un Barcellona nettamente al comando in Liga, ma una vendetta di quelle che fanno malissimo ai rivali.