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Palladino dopo il pari all'ultimo: "Brutta partenza, inspiegabile, siamo un po' fragili"

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Raffaele Palladino
Raffaele PalladinoGabriele Maltinti / GETTY IMAGES EUROPE / AFP
L'allenatore della Fiorentina commenta così il rocambolesco incontro con la Puskas Academy, finito per 3-3

"È stata una brutta partenza, bisogna essere realisti. È stata una partenza inspiegabile, partire sotto 2-0 e anche sotto il profilo mentale e tecnico. Abbiamo fatto errori tecnici che non vedo nemmeno in allenamento, poi siamo stati bravi a rimanere in gara". Così ha commentato a Sky Sport il pari per 3-3 Raffaele Palladino, allenatore della Fiorentina fermata oggi dalla Puskas Academy in casa nell'andata dei preliminari per l'accesso alla Conference League.

Il tecnico viola ha poi parlato della reazione dei suoi: "Nel secondo tempo mi è piaciuto l'atteggiamento di squadra, mi è piaciuto lo spirito di squadra ma abbiamo subito gol su piazzato ma non esiste prendere un gol così. Bisogna analizzare quello che abbiamo fatto di buono e quello che c'è da migliorare. Siamo ancora indietro, ci vuole un po' di tempo perché non abbiamo un'identità chiara. Siamo un po' fragili".

La delusione per il mancato trionfo è evidente nelle sue parole: "Speravo nella vittoria, non è però tutto da buttare. Mi sarebbe piaciuto vincere, la reazione c'è stata però c'è il rammarico per il terzo gol".

Poi, interrogato su cosa manca alla sua squadra per migliorare, è stato chiaro: "Abbiamo una squadra in costruzione, tanti giocatori sono arrivati alla spicciolata. Quarta è arrivato quindici giorni fa, Amrabat dopo, Colpani pure. Tanti giocatori sono arrivati da poco, affrontiamo squadre che sono molto più avanti di noi ma non deve essere un alibi. Chiedo ai ragazzi di metterci qualcosa in più, alla società di darmi una mano ma questo è un dato di fatto. Dobbiamo ritrovare l'identità di squadra che in questo momento non abbiamo. Cambiando tanti giocatori, cambiando sistemi di gioco sappiamo ci voglia un po' di tempo".

Una riflessione obbligata su Kean, autore del gol del 3-2: "Non credo sia una questione di un singolo giocatore, chi è entrato ha dato una spinta forte alla squadra. Vorrei vedere un po' da parte di tutti questo atteggiamento che oggi non ho visto. Saprò parlare alla squadra, è compito mio e dovrò analizzare io questa cosa. Metterò a posto le cose che non vanno".

Per ultimo, una riflessione sul mercato, che è praticamente un appello alla dirigenza: "In difesa, in mezzo al campo e sugli esterni manca qualcosa ma la società sta lavorando. Arriveremo al 30 agosto con la rosa al completo".

La sfida di Kean

Nel post partita si è espresso a Sky Sport anche lo stesso Kean, che ha ritrovato il gol dopo tantissimo tempo: "Mi è servito, il primo tempo abbiamo sofferto, poi abbiamo spinto nel secondo tempo. Dobbiamo entrare più nell'impatto della partita, hanno buoni giocatori però l'unico cosa è che dobbiamo lavorare sull'approccio alla partita".

L'attaccante ex Juventus ha poi parlato di questa sua nuova avventura, che deve rilanciarlo:  "La squadra crede in me, il mister crede in me. Quest'anno è una delle annate più importanti per me, abbiamo una buona squadra e adesso dobbiamo pensare alla partita di domenica".