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Superlega, la Corte Europea gela la Uefa: "Il suo monopolio viola le norme"

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Aleksander Ceferin
Aleksander CeferinProfimedia
Lo ha stabilito la Corte di giustizia Ue esprimendosi sul ricorso promosso dalla Superlega

"Le norme della Fifa e della Uefa sull'autorizzazione preventiva delle competizioni calcistiche interclub, come la Superlega, violano il diritto dell'Unione".

Lo ha stabilito la Corte di giustizia Ue esprimendosi sul ricorso promosso dalla Superlega contro il presunto monopolio illegale di Fifa e Uefa sull'organizzazione delle competizioni internazionali: "Fifa e Uefa non possono imporre sanzioni ai club che partecipano a competizioni alternative”.

Corte Ue: "Non c'è obbligo di approvazione della Superlega"

I giudici di Lussemburgo, chiamati a esprimersi sul ricorso presentato dalla Superlega a Madrid, specificano che "non significa che una competizione come il progetto della Superlega debba necessariamente essere approvata", non pronunciandosi sull'iniziativa specifica.

La Corte mette in evidenza come le norme della Fifa e della Uefa sull'approvazione preventiva delle competizioni di calcio per club siano "contrarie al diritto della concorrenza e alla libera prestazione dei servizi".

I poteri delle due federazioni, viene spiegato, non sono soggetti a un quadro normativo "trasparente, oggettivo, non discriminatorio e proporzionato"

Barça e Real soli

Dell'originario gruppo di 12 club che nell'aprile 2021 avevano varato la Superlega sono rimasti in campo solo Real Madrid e Barçellona, associati in una Società di Superlega Europea (ESLC).

Supportata dall'agenzia di marketing A22, questa ha portato il caso davanti al tribunale Mercantile della capitale spagnola, che a sua volta ha deferito la questione alla Corte di giustizia Ue. 

"Il calcio è libero"

La decisione, ha scatenato una lunga serie di reazioni, alcune polemiche, altre, invece, a favore.

"Abbiamo ottenuto il diritto di competere. Il monopolio UEFA è finito. Il calcio è libero. I club sono ora liberi dalla minaccia di sanzioni e liberi di determinare il proprio futuro".

Lo ha detto Bernd Reichart, ceo di A22 (la società che punta a sviluppare il nuovo progetto stile Superlega), commentando la decisione della Corte di Giustizia dell'Unione Europea sul tema Superlega. "Per i tifosi: proponiamo la visione gratuita di tutte le partite della Super League - si legge in un tweet -. Per i club: Le entrate e le spese di solidarietà saranno garantite".

Rivoluzione

"Una sentenza che potrebbe rivoluzionare il mondo del calcio dieci volte più della sentenza Bosman", aveva spiegato Jean Claude Dupont, l'avvocato che nel 1995 difendeva il calciatore belga e oggi è schierato accanto alla Superlega.

Al centro c'è il ricorso, presentato nel 2021, che pone in particolare sei domande riguardo la compatibilità del ruolo di UEFA e FIFA con le norme antimonopolistiche a livello europeo.

La UEFA e le Federazioni ne escono chiaramente indebolite: "Aspettiamo e valuteremo i perimetri della decisione - aveva spiegato, alla vigilia, il presidente Gabriele Gravina al termine dell'odierno Consiglio Federale -. Noi siamo stati l'unica federazione che ha assunto una posizione molto chiara. Siamo totalmente contrari, esiste una norma federale per la quale chi aderisce a quel mondo esce dal sistema federale del calcio".

Il giorno del giudizio

Ad aspettare la sentenza non c'erano non solo la UEFA, la FIFA e le varie federazioni, ma anche diversi club e A22, la società che punta a sviluppare il nuovo progetto stile Superlega, più aperto e che potrebbe coinvolgere fino a 60 club.

"Domani è il Giorno del Giudizio UEFA. Dopo quasi 70 anni come unico regolatore, custode e operatore commerciale dominante del mercato calcistico europeo, il monopolio dell'UEFA potrebbe finalmente terminare! Siamo sulla soglia di una nuova, migliore era per il calcio europeo di club", aveva scritto la società in un tweet.