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Niente garanzie, l'Uefa revoca la finale Champions 2027 a Milano

Aggiornato
LUCA ROSSINI/NurPhoto/NurPhoto via AFP
LUCA ROSSINI/NurPhoto/NurPhoto via AFP Profimedia
La decisione appena presa dal comitato esecutivo a Praga per la mancanza di garanzie sulla disponibilità di San Siro

Il comitato esecutivo dell'Uefa - apprende l'ANSA - ha appena revocato all'Italia la finale di Champions League assegnata a Milano per il 2027. La motivazione sarebbe la mancanza di garanzie sulla disponibilità dello stadio di San Siro.

"Poiché il Comune di Milano non può garantire che lo stadio di San Siro e i suoi dintorni non saranno interessati dai lavori di ristrutturazione nel periodo della finale della Champions League del 2027 - recita il comunicato -, è stato deciso di non assegnare la finale a Milano e di riaprire la procedura di gara per designare una sede idonea, con una decisione prevista per maggio-giugno 2025".

La finale dell'edizione in corso avrà luogo il 31 maggio 2025 all'Allianz di Monaco di Baviera, mentre quella del 2026 alla Puskas Arena di Budapest.

Per non perdere la finale in Italia, la FIGC potrebbe candidare l'Olimpico Roma in sostituzione di San Siro.

Marchetti: "La nomina era stata sospesa"

Il vice segretario generale dell’Uefa, Giorgio Marchetti, alla Rai ha commentato la decisione:

“La nomina per la finale di Champions League 2027 era stata sospesa in attesa della conferma o meno se lo stadio di San Siro sarebbe stato sicuramente sgombro da lavori e nella configurazione che conosciamo. Siccome l’amministrazione comunale di Milano non è stata in grado di confermare l’assenza di lavori che impattino in qualche modo la capienza dello stadio e dei suoi dintorni, è evidente che non abbiamo potuto assegnare la finale.

La Uefa riaprirà un processo di candidature nei prossimi giorni. Se l’Italia vorrà partecipare, proponendo una sede compatibile e disponibile nel 2027, potrà farlo. Ma noi dobbiamo per forza passare da un processo di candidature. Milano è una grande sede, San Siro è uno stadio iconico: è ovvio che non fa piacere non poter procedere, ma l’assegnazione era subordinata alla conferma che lo stadio sarebbe stato disponibile. La finale di Champions è un evento molto importante, esigente e non è compatibile con i lavori in corso. Preoccupazione per gli stadi italiani? L’hanno espressa tutti. Sappiamo che ci sono delle cose che devono succedere, speriamo succedano”.

Abodi: "Decisione annunciata"

"La decisione Uefa per la finale di Champions 2027 era già annunciata anche perché è immaginabile che, dopo l'inaugurazione dei Giochi Olimpici del 2026, lo stadio di San Siro possa essere sottoposto a una significativa ristrutturazione".

Così il ministro per lo Sport e i giovani, Andrea Abodi, in una dichiarazione all'ANSA sulla decisione dell'Uefa di revocare la finale di Champions League 2027 assegnata a Milano. D'altro canto, pur nella competizione tra città e stadi attraverso la quale verranno selezionate le sedi italiane, Milano è un punto fermo per Euro 32", afferma ancora il ministro.