Il sabato opposto delle milanesi prima di un derby europeo prestigioso e fondamentale
Una città, due volti. La Milano che ha vissuto l'ultimo sabato calcistico prima del ritorno delle semifinali di Champions League è frammentata in due climi opposti. Il sereno assoluto figlio di sette trionfi di seguito sul fronte Inter contrasta con il grigio tempestoso di casa Milan. Impegnate entrambe in una corsa importante per partecipare alla prossima Champions League, nerazzurri e rossoneri vivono un momento totalmente diverso, a soli due giorni dal confronto più importante di tutti.
Al di là del risultato dell'andata, favorevole alla squadra di Inzaghi, la giornata di ieri ha dato ulteriori indicazioni sullo stato d'animo totalmente distinto che pervade le due milanesi. Se l'Inter si è imposta con solidità sul Sassuolo, il Milan è stato disarcionato a La Spezia contro una squadra ultimamente in netto disarmo. Uno scenario ben definito. Idilliaco per i nerazzurri, apocalittico per i rossoneri.
Polveri infuocate
La doppietta di Romelu Lukaku e il gol di Lautaro Martinez hanno confermato che in questo momento la truppa nerazzurra ha ritrovato anche il contributo offensivo degli attaccanti. Le polveri dell'Inter sono infuocate e pronte a bombardare gli avversari. E il 4-2 rifilato al Sassuolo ne è la prova convincente, anche perché viene dopo un primo tempo dell'andata di Champions nel quale solo per poco non si è andati oltre i due gol, realizzati per altro in appena tre minuti.
Con questo arsenale così rodato e lubrificato, Inzaghi può andare convinto allo scontro di dopodomani, uno scontro nel quale potrà speculare più di un Pioli obbligato a ribaltare il risultato dell'andata. Un risultato che, nonostante ormai i gol fuori casa non valgano più doppio, è stato nefasto per un Milan che adesso invece in attacco ha le polveri bagnate. Per Inzaghi ci sarà solo l'imbarazzo della scelta, con Lautaro, Lukaku ed Edin Dzeko tutti pronti a servire alla causa nel momento più importante della stagione. Un momento in cui l'Inter cerca l'ottava vittoria di fila.
Diavolo bruciacchiato
La sconfitta per 2-0 in casa di uno Spezia fino a ieri inerme è stata emblematica per il Milan che oggi potrebbe essere anche agguantato dalla Roma al quinto posto. A 'colloquio' a fine partita con gli ultras, il cui capo ha elargito uno speech dal contenuto ignoto, Pioli e i suoi hanno terminato annuendo, come dei bambini che accettano senza riserve la ramanzina dei genitori. Un episodio difficile da valutare ma che dimostra quanto i rossoneri in questo momento siano fuori strada a livello mentale.
La partita di martedì sera è una prova estremamente esigente per un Diavolo già troppo bruciacchiato in quanto non abituato a temperature infernali. L'unica speranza di Pioli è quella del recupero assoluto di Rafael Leao, solo attaccante in questo momento in grado di fornire gli strappi necessari per rompere le resistenze avversarie. Stavolta, tuttavia, visto il vantaggio accumulato gli avversari difficilmente apriranno praterie per i suoi contropiedi, la sua risorsa principale.
Il campo è quasi pronto a parlare: il quarto derby dell'anno che spicca per prestigio e l'importanza vale tantissimo per entrambe. E se l'Inter non deve fidarsi del Diavolo, quest'ultimo dovrà invece sperare in un aiuto dall'alto per ribaltare una situazione complicatissima.