Il Barcellona punta il Napoli con l'obiettivo di non affondare né prima né dopo
Sabato il Barça farà visita all'Alavés, poi ospiterà il Granada prima di recarsi a Vigo. Ma sarà il duello europeo contro il Napoli, con la gara ritorno che si disputerà a Montjuïc, a segnare il futuro prossimo dei catalani. Nonostante nemmeno i più ottimisti credano fermamente che ci siano le possibilità di sollevare la sesta Champions League in questa stagione, continuare il proprio cammino in Champions League il più possibile infuirà in maniera decisiva sull'umore dei culé e sull'andamento del resto della stagione in campionato.
Sotto questo aspetto, il Napoli è l'alter ego del Barcellona in Italia. La squadra di Mazzarri, infatti, si trova in una situazione molto simile. Dopo aver conquistato lo scudetto la scorsa stagione con un calcio d'alta scuola, gli azzurri sono attualmente noni in classifica. Anche se è vero che sono a soli quattro punti dalla Champions League con il quarto posto che è già diventato il vero obiettivo.
Napoli, una squadra "nuova"
In Supercoppa, gli uomini di Mazzarri hanno dato una buona immagine sconfiggendo la Fiorentina in semifinale (3-0) e solo l'espulsione del Cholito e il gol in extremis di Lautaro Martinez hanno impedito loro di portare l'Inter ai rigori. Ma è vero che non è una consolazione, soprattutto in una stagione in cui si perde 4-0 contro il Frosinone in Coppa Italia.
Nella sessione invernale di mercato, il Napoli sta cercando di trovare una soluzione. Non a caso ha già portato Pasquale Mazzocchi, Hamed Traoré, Cyril Ngonge e Leander Dendoncker in Campania. In Serie A ha, però, vinto solo una delle ultime cinque partite e, nonostante l'arrivo di Mazzarri, i risultati non sono sostanzialmente migliorati rispetto alla squadra di Rudi Garcia.
Barça, un punto interrogativo
Resta da vedere in quale stato mentale e fisico il Barça si presenterà alla partita, dopo le dimissioni "in differita" di Xavi e l'assenza di reali possibilità di vincere un titolo nazionale. Anche gli infortuni a lungo termine di Gavi e Balde non aiutano.
Allo stesso tempo, però, è vero che il Barcellona ha superato la fase a gironi dopo due anni di digiuno e può contare su giocatori come De Jong, Gundogan o Lewandowski che hanno un'esperienza importante in Europa. E, chissà, se dovessero raggiungere i quarti di finale, l'entusiasmo che si verrebbe a creare potrebbe anche giocare un ruolo decisivo per il futuro della stagione.