Esclusiva, Guilherme a Flashscore: "Nessuno mi ha insegnato tanto quanto De Zerbi"
In una chiacchierata esclusiva con Flashscore, Guilherme ha ripercorso le principali avventure della sua carriera. Dopo aver iniziato in Portogallo e aver brillato in Polonia, il centrocampista ha giocato in Italia con il Benevento.
Nonostante la breve permanenza, il brasiliano ha un bel ricordo del suo periodo nel calcio, in particolare del lavoro con l'allenatore Roberto De Zerbi, che considera il migliore della sua carriera.
De Zerbi, il suo miglior allenatore
Alla scadenza del contratto con il Legia, nel dicembre 2017, Guilherme ha ricevuto l'invito di Roberto De Zerbi a raggiungere il Benevento.
Anche con la squadra in zona retrocessione in Serie A, e ormai destinata alla Serie B, il brasiliano ha accettato l'offerta per la sua unica esperienza in uno dei grandi campionati europei. Nonostante la retrocessione e un infortunio nel fiore degli anni, i ricordi sono positivi.
"Mi è piaciuto molto giocare in Italia, avrei voluto rimanere. Sono stato un po' sfortunato perché ho subito un grave infortunio al ginocchio, ma non rimpiango nulla. Il mio contratto con il Legia era scaduto e mi chiamò De Zerbi, che ora è al Brighton. È stato il miglior allenatore che ho avuto nella mia carriera", dice Guilherme.
"Il Benevento aveva solo un punto in campionato e la gente in Polonia mi dava del pazzo: 'Come puoi scambiare i campioni, che hanno una bellissima storia qui al club, con una squadra che è praticamente retrocessa? Ma io avevo già il desiderio di lavorare con De Zerbi, e lui mi ha chiamato con tanta convinzione, dicendomi come avrebbe giocato la squadra, chi avrebbe portato per aiutarmi. Volevo mettermi alla prova a quel livello, indipendentemente dal fatto che il club retrocedesse o meno. Ed è stato meraviglioso".
Dopo la retrocessione con il Benevento, De Zerbi è passato al Sassuolo, dove avrebbe voluto portare Guilherme con sé. Il brasiliano spiega che aveva anche tutte le carte in regola per il trasferimento, ma l'affare non si è concretizzato. Il centrocampista è passato così allo Yeni Malatyaspor, in Turchia.
"Il periodo in Italia mi ha segnato molto perché ho lavorato con un allenatore che ha cambiato la mia visione del gioco, la mia prospettiva. Ad oggi nessuno è stato in grado di insegnarmi tanto quanto De Zerbi in così poco tempo. È un appassionato del gioco e delle alte prestazioni, quindi cerca di ottenere il massimo da ogni qualità che hai", continua Guilherme.
Il lato umano di De Zerbi
Guilherme è arrivato a Benevento quando sua moglie era incinta di otto mesi. Prima di trasferirsi in una casa, il brasiliano ha vissuto nello stesso albergo in cui viveva De Zerbi. In una delle sue prime notti, il centrocampista ha ricevuto una telefonata dall'allenatore alle 23, che gli chiedeva di scendere alla reception.
"Sono sceso, mi ha abbracciato e mi ha detto: 'Ti ho chiamato, ho chiesto di ingaggiarti, ed ecco il punto: so che tua moglie è incinta, sarai preoccupato, ma non preoccuparti, a te interessa solo giocare a calcio. Se tuo figlio ha bisogno di latte alle 3 di notte, glielo do io". Questo mi ha dato una forza assurda. Se dovessi farmi a pezzi per questo allenatore, in campo, lo farei", ricorda.
"La cosa principale di De Zerbi è che non importa in quale squadra si trovi. Ha un modo di giocare, un'identità, e ti fa credere che tutto sia possibile. È stato piacevole perché abbiamo giocato contro l'Inter, la Juventus, e abbiamo dominato il possesso palla, ci siamo goduti la partita. È stato davvero diverso da tutto ciò che ho vissuto", spiega Guilherme.
"La nostra squadra aveva davvero delle carenze, e questo era visibile, ma lui incoraggiava così tanto i giocatori che alla fine giocavano in modo magistrale. Il calciatore di oggi si basa tantisismo sulla fiducia in se stesso. Lui ha trasmesso questa fiducia con tanta convinzione, che poi ha trovato riscontro in partita, così i giocatori hanno iniziato a credere di essere davvero capaci".