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Champions, Sarri: "Il calendario è un delirio, se non cambiano smetto"

Maurizio Sarri
Maurizio SarriAFP
Alla vigilia della gara contro il Celtic, il tecnico biancoceleste si è mostrato infastidito: "Questo non è più un calcio che mi diverte". E sul suo futuro: "Vedo tutti i giorni Angelo (Fabiani, ndr), il direttore, per me è lui che rappresenta la società"

"Non mi aspetto nessun segnale, mi aspetto di fare risultato. In questo momento ne abbiamo bisogno per la classifica del girone, è una partita difficile, l'impatto sarà complicato".

Maurizio Sarri preferisce non caricare di troppi significati la gara di stasera contro il Celtic di Glasgow. Eppure, diventa difficile non guardare alla classifica di campionato dei biancocelesti, protagonisti di un avvio di stagione a di poco deludente. 

"Per loro è la prima in casa in Champions, vengono da una prima gara discutibile, quindi servirà attenzione nell'approccio", ha sottolineato il tecnico della Lazio durante un'intervista a Sky Sport.

La Champions

"Ce le siamo guadagnata e ce la possiamo permettere in questo momento. Se mi chiedi se possiamo essere competitivi dico di no, poi vediamo step by step. L'idea è essere competitivi almeno nel girone".

"Il problema sono i gol fatti e quelli subiti. Se vedi i numeri delle nostre gare sono spesso in equilibrio, ma facciamo poco male quando abbiamo in mano la partita e subiamo quando non succede, quindi il problema è duplice. Non è colpa del reparto offensivo".

La partita di stasera
La partita di staseraFlashscore

Il calendario

"Io se il calendario continuano a farlo così cambierò nel senso che smetterò, questo non è più un calcio che mi diverte. Mi sveglio la mattina e non ricordo più nemmeno contro chi si gioca, è un delirio che sinceramente non mi appartiene. Abbiamo sempre fatto cambi, 4 nelle ultime due gare. Continueremo così anche se non ho deciso".

"Se ho parlato con la società? Vedo tutti i giorni Angelo (Fabiani, ndr), il direttore, per me è lui che rappresenta la società".