Champions League, un gol del veterano Hummels regala al Dortmund la finale
Era una partita attesa da tempo, soprattutto a Parigi. E le aspettative non sono state deluse in un Parc des Princes il che ha fatto da scenario a un match dove il Paris Saint Germain cercava la storia contro un Dortmund che a sua volta non voleva perdere una grande occasione. Ma la Champions League è la perfetta trasposizione del calcio, ossia una competizione nella quale il curriculum e le tendenze attuali possono essere bypassate.
E stasera al Parc des Princes è stato proprio l'underdog a imporsi, grazie all'acuto di un veterano come Mats Hummels, che dieci anni dopo aver punito la Francia ai Mondiali 2014 era nuovamente giustiziere in terra parigina, segnando il gol che valeva una finale insperata ma, alla fine, meritata per la dedizione messa in campo.
Il palo di Zaire-Emery a inizio ripresa, generava la storica e infame legge del calcio, ossia quella del gol preso dopo averne sbagliato uno evidente. Al 50esimo, infatti, sugli sviluppi di un corner regalato ai tedeschi da un affannato Marquinhos, su tutti svettava il veterano centrale che aveva capito dopo andava a finire il pallone. L'uscita di Donnarumma non irreprensibile e una mancata marcatura di un centrale noto per i suoi gol di testa facevano il resto,
La reazione dei parigini aveva un accento portoghese, con Ramos a sfiorare la traversa all'ora di gioco e Nuno Mendes a colpire il palo con un diagonale poco dopo. Poi, un possesso sterile e una serie di tiri approssimativi senza effetto. All'86esimo, invece, un batti e ribatti in area favoriva Mbappé, che però confermava la sua serata poco fortunata vedendosi deviare sulla traversa un tiro a Kobel battuto. Un minuto dopo la traversa vibrava fortissimo sul tiro di un Vitinha che era l'ultimo ad arrendersi. Il Psg finisce così la sua avventura, e con lui Mbappé da parigino. Il Dortmund, invece, vola felice ed entusiasta.