Champions League: l'Atalanta gioca una gara meravigliosa ma spreca contro un Arsenal sottotono
Una nuova era per la Champions League, una notte da favola per l'Atalanta: sotto le luci del nuovo e luccicante Gewiss Stadium, la Dea non ha perso l'occasione per mostrare il suo spirito sempre più europeo, portando a casa un pareggio per 0-0 che vale come una vittoria contro l'Arsenal.
I soliti energici tifosi atalantini hanno giocato la loro parte in questo attesissimo incontro europeo, supportando come sempre i loro uomini e spingendoli oltre i confini pronosticati.
La prima grande occasione del match è stata però creata dai Gunners, furbi nel cercare un fallo al limite dell'area: mattonella perfetta per Bukayo Saka, il quale ha provato a sorprendere l'attentissimo Marco Carnesecchi sul suo palo, autore di un riflesso felino per negare la rete del vantaggio al 7 biancorosso.
Gli scontri internazionali con le squadre inglesi hanno sempre un non so che di speciale per la formazione di Gian Piero Gasperini, che ha risposto subito agli avvertimenti dei londinesi intimorendoli più volte, giocando con spensieratezza e con quel ricordo magico dell'impresa compiuta con il Liverpool nella scorsa avventura europea.
Il manto erboso di Bergamo, d'altronde, ricorda concretamente i perfetti terreni di gioco britannici, ideali per notti speciali come quelle vissute dall'Atalanta, ora con un importantissimo trofeo in bacheca e con un'esperienza e una consapevolezza invidiabile nei propri mezzi, tale da annullare per tutti i 45' l'Arsenal.
Nella seconda frazione la musica è cambiata drasticamente: ritmi più alti e tensione sempre più palpabile. L'Atalanta ha ripreso la sua marcia schiacciando i Gunners in difesa e approfittando della prima leggerezza avversaria al 47', quando Ederson si è infilato in area e si è fatto atterrare dall'ingenuo Thomas Partey.
Primo grande episodio della partita a favore dei nerazzurri, con Mateo Retegui ufficialmente incaricato a tirare il rigore, assegnato dopo un check al VAR da Clément Turpin: l'italo-argentino ha preso una rincorsa lenta e, deciso l'angolo, si è visto parare egregiamente il penalty da David Raya. Come se non bastasse, il portierone spagnolo si è prontamente rialzato e, sulla respinta corta colpita di testa nuovamente dall'ex Genoa, si è reso protagonista di una prodezza miracolosa che ha tenuto il risultato fermo sullo 0-0.
Uno shock pesante per tutto l'ambiente nerazzurro, convinto di poter passare in vantaggio contro il top club londinese e rimasto con l'urlo strozzato in gola. La forza della compagine bergamasca, però, sta proprio nella mentalità vincente di cui è in possesso, che da sempre la aiuta a rialzarsi in seguito alle momentanee delusioni, senza abbattersi e giocando ancora più forte di prima.
I diversi cambi effettuati da entrambe le formazioni, successivamente, non hanno modificato l'andamento del match, sempre rimasto equilibrato in tutto e per tutto. Anche in questa occasione, Gian Piero Gasperini ha studiato alla perfezione i Gunners, schierando i suoi ragazzi sul terreno di gioco in maniera tale da neutralizzare la loro pericolosità offensiva.
L'Atalanta, grazie allo spirito combattivo del suo allenatore e delle sostituzioni offensive da lui messe in atto, ci ha creduto fino all'ultimo minuto, spingendo nel frangente finale per provare a fare un bellissimo regalo ai suoi tifosi. La speratissima vittoria non è però arrivata, ma il pareggio conquistato contro un club da anni nell'élite del calcio europeo ha reso sicuramente felice tutto il Gewiss Stadium, in festa per la grande prova mostrata dai loro coraggiosi beniamini.
Uno 0-0 che sta forse stretto alla Dea, il che rende l'idea delle ambizioni societarie e della forza di questo club, in crescita anno dopo anno e in grado, in ogni caso, di fermare un Arsenal sempre fortissimo.