Champions League, Haaland cerca la sua prima vittoria contro il potentissimo Bayern
Esiste una bestia nera per tutti. Anche se ti chiami Erling Haaland. Il cannibale che sta rivoluzionando gli almanacchi e i dogmi del calcio moderno con le sue statistiche attuali cerca oggi la sua prima grande rivincita di una giovane ma già sfavillante carriera. I suoi 44 gol messi a segno in 38 partite totali in stagione lo rendono il terminale offensivo più solido e concreto di tutti, e il suo inserimento nella macchina (quasi) perfetta che è il Manchester City è stato ultimato con dovizia di particolari.
Il centravanti norvegese, tuttavia, affronterà stasera all'Etihad Stadium una squadra contro la quale non è mai riuscito ad avere la meglio, nonostante l'abbia perforata sette volte in altrettanti scontri. Parliamo di quel Bayern Monaco che durante i suoi due anni e mezzo in forza al Borussia Dortmund ha sempre frustrato i sogni di gloria dello scandinavo, che al Westfalen Stadion aveva trovato il terreno perfetto per crescere come macchina da gol, ma non la gloria dei titoli nazionali, eccezion fatta per una Coppa di Germania arrivata nella stagione 2020-21.
L'attuale capocannoniere della Champions League con 10 gol all'attivo in appena sei incontri, riavvolgerà oggi il nastro che lo vide sfidare svariate occasioni i despoti assoluti del calcio tedesco, quei bavaresi che da dieci anni trionfano in Bundesliga e che lui non è mai riuscito a battere, nonostante tutto. In sette incontri, cinque di campionato e due di Supercoppa, infatti, Haaland ha sempre preso con il Bayern, una compagine talmente superiore da rendere inutile una sua doppietta in un match finito 4-2 per i bavaresi all'Allianz Arena. Un match che era iniziato con il Dortmund in vantaggio per due reti a zero grazie proprio all'esplosione di rabbia del vichingo. Un'esplosione poi ridotta in fumo dalla rimonta del Bayern. Per non parlare della prestazione in Supercoppa 2021, quando un suo assist per Brandt e un suo gol diedero alle Vespe l'illusione di una rimonta. Illusione poi soffocata dal gol di Kimmich che diede il trionfo e la coppa ai bavaresi.
Per la grande serata di gala, lo scandinavo si è dunque preparato al meglio, soprattutto dal punto di vista psicologico. Il suo nuovo look composto da due treccine parallele che scorrono dietro la sua biondissima nuca fa ricordare l'approntamento che i conquistatori vichinghi realizzavano alla loro capigliatura prima di grandi imprese. Lui, dal sangue freddo sotto porta, partirà stasera per la più importante delle sue conquiste, quella di una Champions League che è sempre stata proibita al City, la cui nave però adesso conta anche sulla sua affilatissima ascia. L'ascia di un goleador che affronta un rivale mai battuto e al quale l'ha giurata.
Battere il Bayern sarebbe il primo passo del raid definitivo, quello di quella coppa luccicante che sia lui sia il suo allenatore Pep Guardiola bramano di poter prendere dalle grandi orecchie.