Coppa d'Africa: arriva un'altra sorpresa, il Marocco viene eliminato dal Sudafrica negli ottavi di finale
A San Pedro si sono visti stili di gestione contrastanti: Hugo Broos - vincitore dell'AFCON 2019 con il Camerun - ha optato per otto giocatori del Mamelodi Sundowns in una formazione invariata per la terza partita consecutiva.
Sei cambi invece per la squadra di Walid Regragui, con il subentrante Youssef En-Nesyri che ha messo a dura prova la tenuta difensiva dei Bafana Bafana nelle prime battute, quando all'uomo del Siviglia è stato annullato un gol per leggero fuorigioco al 33'.
Le occasioni sono state poche in un primo tempo naturalmente teso, così si può registrare l'ambizioso tiro da 40 metri di Teboho Mokoena che ha causato un momento di panico a Yassine Bounou, rimbalzando prima di incontrare i suoi guantoni.
Il messaggio chiaro all'intervallo per i favoriti del torneo era quello di spingere di più in avanti, un'intenzione che si è manifestata quasi immediatamente con un tiro di Azzedine Ounahi, prima che Oussama El Azzouzi cadesse in area reclamando inutilmente un calcio di rigore
Il Marocco però non è riuscito a sfondare e così è arrivata la doccia fredda in contropiede dei Bafana con il 23enne Makgopa, fin lì ancora a secco nel torneo, che è scattato sul filo del fuorigioco e ha infilato Bono con un preciso diagonale
Il Marocco ha continuato disperatamente ad attaccare e ha avuto un'occasione d'oro per pareggiare i conti all'85', dopo che il tiro da distanza ravvicinata del sostituto Ayoub El Kaabi ha colpito la mano di Mothobi Mvala. Il talismano marocchino Achraf Hakimi ha dovuto aspettare un'eternità per battere dal dischetto: la pressione si è rivelata eccessiva e il suo tentativo si è schiantato contro la traversa.
Il rosso a Sofyan Amrabat al 95' per fallo da ultimo uomo ha finito per frustrare le speranze marocchine, che svanivano definitivamente poco dopo, quando Mokoena sulla punizione successiva ha infilato Bono sul primo palo chiudendo di fatto la partita.
Il teecnico del Sudafrica Broos sarà sempre più sicuro che "nulla è impossibile" con un altro grande nome eliminato, e ora oserà più che mai credere che 28 anni di sofferenza possano finire tra soli 12 giorni.