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Dalla Champions 2005 a quella 2024, Kewell e Crespo ancora contro: questa volta è sfida asiatica

AFP, Joey Keizer
La finale del 2005 è una delle più iconiche
La finale del 2005 è una delle più iconicheProfimedia
Dopo essersi scontrati nella finale di UEFA Champions League, sabato l'australiano e l'argentino si affronteranno in quella asiatica.

Harry Kewell è infatti l'allenatore dei giapponesi dello Yokohama F-Marinos, mentre Henrn Crespo ricopre questo ruolo con l'Al Ain degli Emirati Arabi Uniti. Questi due club si giocheranno la finale di AFC Champions League in due partite andata e ritorno.

Kewell ha giocato per il Liverpool quando si trovava in svantaggio per 3-0 contro il Milan di Hernan Crespo all'intervallo a Istanbul nel 2005. Crespo segnò due gol nel primo tempo, ma il Liverpool rimontò fino al 3-3 e alla fine trionfò ai rigori.

Crespo ha poi giocato nel Chelsea, con cui ha conquistato il titolo nazionale nel 2005/06 sotto la guida di José Mourinho, mentre il Liverpool di Kewell è arrivato terzo.

L'Al Ain è il club più titolato degli Emirati ed è in finale per la quarta volta. Nel 2002 è riuscito a conquistare il suo unico titolo. Nel 2005 e nel 2016 ha perso in finale.

Lo Yokohama spera di diventare il quarto club giapponese a conquistare il trofeo dopo Urawa Red Diamonds (tre volte), Gamba Osaka e Kashima Antlers.

Un programma diverso

Secondo Kewell, che ha giocato un'altra finale di CL e una di FA Cup nel 2007, ci sarà in palio qualcosa di completamente diverso. "Di solito le finali si giocano su una sola partita e quindi le semifinali su due partite sono sempre le più difficili", ha detto Kewell.

"Se si arriva in finale, bisogna godersela. Ma anche giocare in casa e in trasferta è una novità per me. Bisogna controllare le emozioni", ha aggiunto. "Dopo la prima partita, non sei fuori. Si ha sempre una seconda possibilità. Quello che succede l'11 maggio non è importante".

Crespo ha sorprendentemente portato l'Al Ain in finale. Tra le altre cose, ha battuto il Saudi Al Nassr di Cristiano Ronaldo nei quarti di finale. In semifinale ha interrotto la striscia di 34 partite dell'Al Hilal, anch'esso saudita.

Nuova occasione

Il portiere Khalid Eisa dell'Al Ain era presente anche nel 2016. Allora la squadra perse la finale contro il Jeonbuk della Corea del Sud. È grato di aver avuto un'altra possibilità sotto la guida di Crespo.

"Ho passato un brutto periodo", ha detto Eisa. "Sono felice di tornare a giocare bene, soprattutto ora che siamo arrivati alla parte importante della stagione. Voglio ringraziare l'allenatore e lo staff per la fiducia che hanno riposto in me".

Il ritorno della finale ad Al Ain è previsto per il 25 maggio.