Brasile, il sospiro di sollievo di Vinicius: "Quanti falli, ho temuto di non esserci"
Mezza giornata di riposo per il Brasile che domani volerà in Qatar dall'aeroporto di Caselle (partenza alle 14.30). I giocatori verdeoro, dopo una sgambata mattutina, sono andati in giro per Torino.
Prima del "rompete le righe" è arrivato il "grido" di Vinicius Junior (22), che nella Liga spagnola è recordman di falli subiti: 49 nelle partite fin qui disputate con il Real Madrid.
"Per questo - spiega - ho temuto seriamente di non riuscire a essere qui, e di giocare questo Mondiale con la Seleçao", ha affermato il giocatore brasiliano.
"Ciò che accade durante una partita dovrebbe sempre rimaner fra le cose di campo - aggiunge - ma arrivi a un certo punto che è troppo e su di me sono stati commessi interventi davvero sporchi. Nelle ultime partite Rodrygo e io abbiamo sofferto parecchio e temuto il peggio, ovvero di infortunarci e di perdere i Mondiali".
Per Vinicius Jr sembrano aumentare le possibilità di essere schierato titolare contro la Serbia, visto che in allenamento il ct Tite, che ha vietato ai reporter l'uso dei telefonini per riprendere quanto accade sul campo della Continassa, lavora molto sugli schemi offensivi e in particolare sul 22enne ex idolo del Flamengo. "La verità - ha continuato Vinicius Jr - è che quando cominci a essere considerato un giocatore importante gli avversari picchiano duro e uno dovrebbe imparare a convivere con questo fatto. Io ho imparato a farlo ispirandomi a Neymar, che quando giocava nel Barcellona veniva 'picchiato' tanto come me, e lo stesso è stato per Cristiano Ronaldo nel Real. Mi ha aiutato anche Benzema, dicendomi di restare calmo e di mettermi l'anima in pace, perchè se gli avversari ti fanno così tanti falli vuol dire che ti temono".
Vinicius Jr in campo spesso sembra irriverente nei confronti degli avversari, ma il calciatore verdeoro non ci sta e definisce il suo atteggiamento in campo come una forma difensiva "Qando ho il pallone cerco di sfidarli (gli avversari, ndc), e andar lor via, è una sorta di vendetta calcistica", ha aggiunto il giocatore della Seleçao il quale sembra lontano da certi stereotipi di fuoriclasse brasiliani del passato, famosi anche per gli eccessi fuori dal campo. Una immagine di scarsa professionalità che gli dà fastidio.
"I calciatori della mia generazione - spiega - hanno imparato molto da quelle del passato, e dai loro errori, è triste vedere come sono stati criticati alcuni grandi campioni del passato, e anche ingiusto visto che hanno fatto molto per il nostro sport. Quindi per me vanno 'celebrati' per ciò che hanno fatto ma dobbiamo anche chiederci in cosa hanno sbagliato e cercare di non ripetere gli stessi errori, dando un'immagine positiva di noi".
Vinicius lo fa anche tramite la sua fondazione che, in Brasile, aiuta a costruire scuole nelle zone più povere del paese, combattendo l'analfabetismo. "Sì, e penso che voglio fare sempre di più - spiega -. Io vedo il bene che fa gente come Lewis Hamilton e Lebron James e penso che voglio essere come loro, facendo del mio meglio per aiutare il maggior numero di persone possibili". E magari, nel frattempo, fare impazzire di gioia duecento milioni di brasiliani vincendo il Mondiale con la Seleçao.