Bonucci si confessa: Allegri, Thiago Motta e il sogno di vincere la Champions con la Juve
A poche ore dalla comunicazione del suo ritiro dal calcio giocato, Leonardo Bonucci ha parlato in'un intervista a tutto tondo rilasciata a La Gazzetta dello Sport.
Sulla stagione dei bianconeri, l'ormai ex difensore lascia trasparire un velo di disappunto: “Quando giochi nella Juve non ti puoi accontentare del piazzamento in Champions. La rosa di oggi può competere con chi è arrivato davanti, anche con l’Inter che ha fatto un percorso incredibile. Il valore c’è, nei momenti di difficoltà non è stata tenuta alta l’attenzione”.
Gli screzi con Allegri
Sarà che Bonucci non è mai andato d'accordissimo con Allegri. Sul tecnico racconta: "Ci siamo parlati l’ultima volta a Udine, maggio 2023. Ognuno si comporta come meglio crede. Per ciò che abbiamo vissuto insieme, pur nei contrasti, penso che si potesse gestire tutto diversamente, anche il non volermi più in rosa. Se dovessi incontrarlo al bar lo saluterei, ma non lo chiamerei io per un caffè".
Sicuramente nel rapporto con l'allenatore c'è qualcosa che non rifarebbe, come la lite in Juve-Palermo, "una reazione istintiva che potevo gestire meglio. Le scelte invece sono state conseguenze di situazioni vissute che mi hanno migliorato come calciatore e uomo. In questi giorni ho avuto la riprova di essermi comportato in modo giusto nel gruppo. La parte più bella sono i messaggi privati dei compagni".
Endorsement su Motta
Al contrario, a Bonucci piace Thiago Motta: “È diretto e ha personalità: mi piace tantissimo. Ha tutte le carte in regola per adeguare la Juve al calcio moderno e per fare bene, ma gli va dato tempo. Io l’ho apprezzato in Nazionale, fu molto importante ad Euro2012: dopo il pari con la Spagna nel girone parlò per la prima volta e ci disse: “Se continuiamo così, con questo spirito, andremo in finale con la Spagna”. Ha le idee chiare”.
Vecchio e nuovo Bonucci
Bonucci non nasconde le autocritiche sulla sua carriera, "bella da antipatico, però non ho mai messo una maschera. Sono sempre stato me stesso e, quando ho sbagliato, ho pagato le conseguenze".
Ma su un ipotetico nuovo Bonucci, il difensore laziale dice la sua: "Calafiori può diventare un grande difensore ma non è Bonucci. Buongiorno ha grandi doti sia nella marcatura, sia nel gioco: è intelligente e ha valori importanti”.
Euro 2024
Bonucci non giocherà gli Europei, ma ovviamente tiferà Italia. Sul percorso degli azzurri, secondo lui, “se Spalletti trova l’incastro giusto e supera il girone complicato può arrivare fino alla fine. Mi aspetto molto da Scamacca, ha raggiunto tanta consapevolezza di se stesso”.
Un futuro alla Juve
Bonucci non nasconde che sognerebbe un ritorno a Torino: "Il mio sogno è alzare la Champions da tecnico della Juventus visto che non ci sono riuscito da giocatore. Se Giorgio (Chiellini, ndr) dovesse essere l’a.d. il rapporto sarebbe doppio, professionale e d’amicizia... Prima però tutti e due abbiamo un percorso da fare".